(di Andrea Montanari – Milano Finanza)
A quasi un anno dall’avvio della trattativa per l’acquisizione della catena alberghiera Una da parte di Atahotels (gruppo UnipolSai), l’ok all’operazione del controvalore di 259 milioni non è ancora arrivato. Anzi, sembra che per ora non ci sia in vista la definizione dell’intesa. Ma la compagnia assicurativa vuole accelerare sul closing per dare vita a quel player di rilevanza nazionale al quale aveva guardato con interesse anche il Fondo Strategico Italiano, azionista della catena Rocco Forte. Ora si cerca di arrivare alla firma entro la scadenza del 31 maggio, altrimenti tutto rischia di slittare a data da destinarsi.
I motivi del ritardo sono due: il mancato accordo con Antirion sgr (e in precedenza con Enpam, la cassa di previdenza dei medici) sul rinnovo del contratto di locazione di sette alberghi, tra i quali l’Executive di Milano e il Tanka Village di Villasimius (Cagliari), che di fatto cambia il perimetro del nascente polo, e l’incognita legata alla definizione dei processi di ristrutturazione e liquidazione delle varie holding che facevano capo al gruppo immobiliare Baldini Tognozzi Pontello, finite in 182-bis, e che attraverso una serie di veicoli controllavano il gruppo Una. La catena alberghiera ha un patrimonio netto negativo e rischia di essere liquidata, visto che non è prevista una ricapitalizzazione prima della cessione ad Atahotels.