Opinione della Settimana

Inail, posizione assicurativa senza certezze

Inail Imc

(di Nevio Bianchi – Quotidiano del Lavoro)

Sarebbe utile un chiarimento sulla sede territoriale di riferimento dell’unità produttiva. L’Istituto ha modificato le istruzioni nel corso del tempo, arrivando a indicare che ci possono essere più Pat per ogni struttura

Non solo l’Inps, anche l’Inail ha scelto di individuare l’unità produttiva tenendo conto della definizione che la magistratura ne ha dato con riferimento all’articolo 35 dello Statuto del lavoratori. Solo che le finalità delle norme non sono esattamente le stesse.

Nello statuto dei lavoratori l’esigenza era di individuare il campo di applicazione delle tutele in particolare con riferimento al licenziamento o al trasferimento. È lo stesso legislatore che, a questi fini, ritiene che la sede di lavoro , lo stabilimento, la filiale, l’ufficio o reparto debbano essere caratterizzati da «autonomia» e giustamente la magistratura ha dato particolare rilevanza a questo aspetto.

Per quanto riguarda gli enti previdenziali, invece, si tratta di definire una sede di lavoro rilevante ai fini degli adempimenti assicurativi , previdenziali e della sicurezza sul lavoro e forse i parametri dovrebbero essere più oggettivi che organizzativi. Il rischio è rendere difficile l’individuazione delle sedi di lavoro a cui fanno capo obblighi assicurativi perché bisogna misurare l’autonomia, il grado di completezza del ciclo produttivo (se c’è un ciclo produttivo) la sostanziale indipendenza tecnica: tutti concetti non di facile misurazione.

A questo si aggiunge la non chiarezza delle disposizioni amministrative. Emblematica è la situazione dell’Inail dopo la riforma organizzativa definita dal decreto legislativo 38/2000 che introdusse le «posizioni assicurative territoriali» e che, secondo lo stesso Istituto, dovevano essere istituite (circolare 9/2002) in ogni sede di lavoro, intesa come «unità produttiva» secondo la definizione dell’articolo 2, comma 1, lettera i) del Dlgs 626/1994, e cioè ogni stabilimento e ogni struttura facente capo alla medesima azienda e dotata di autonomia finanziaria e tecnico funzionale.

Da questa impostazione ne consegue che ci dovrebbe essere coincidenza tra sede di lavoro intesa come unità produttiva e la posizione assicurativa territoriale (Pat). Successivamente, tuttavia, lo stesso Istituto si è riproposto il problema dell’unità produttiva, per via dei richiami e degli obblighi previsti dal decreto legislativo 81/2008, e ha invitato nuovamente le aziende a segnalare le proprie unità produttive (circolare 69/2012) attraverso una specifica procedura, non tenendo conto che le stesse erano già individuate, almeno così sembrava, attraverso le Pat.

La confusione aumenta quando nelle “Faq” relative alla unità produttive si trova scritto che «si ricorda inoltre che per ogni Pat si possono associare una o più unità produttive e che per ogni unità produttiva si possono associare una o più Pat». Sarebbe il caso a questo punto che venisse chiarito con riferimento a quale entità debba essere istituita la posizione assicurativa territoriale.

Articoli correlati
ANAPA Rete ImpresAgenziaAssociazioni di CategoriaIn EvidenzaOpinione della Settimana

«Nessuno si salva da solo»

Nel corso di «Davos 2021», la kermesse annuale del World Economic Forum tenutasi lo scorso…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Il «dritto»...

Ormai quotidianamente l’IVASS oscura e sanziona siti on-line di Intermediari…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Opportunità e sfide del mercato assicurativo italiano

I grandi cambiamenti che stanno interessando l’Italia e il mondo intero, come ben sappiamo…
Leggi di più
Newsletter
Iscriviti alla nostra Newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità, sugli eventi e sulle iniziative Intermedia Channel.