Opinione della Settimana

Ivass, quanta carne al fuoco oggi per Rossi

Salvatore Rossi (Foto Banca d'Italia - Flavio Tosti) Imc

(di Angelo De Mattia – Milano Finanza)

Oggi il presidente Salvatore Rossi (nella foto, di Banca d’Italia / Flavio Tosti) tiene la relazione annuale dell’Ivass, che di norma viene presentata a distanza di alcune settimane dalla lettura della Considerazioni Finali del governatore della Banca d’Italia. Il quadro generale è quello presentato da Ignazio Visco. In più, nel frattempo, si sono accentuati i principali problemi del contesto internazionale, in particolare per l’avvicinarsi del referendum inglese e, in Europa, per la resistenza alla risalita dell’inflazione.

E’ da attendersi che alcune linee di interpretazione di questo non facile momento e le ricadute sul comparto assicurativo saranno presentate nella riunione, così come una riflessione specifica sarebbe utile, per i riflessi su tale settore, sui tassi d’interesse bassi (e negativi) decisi dalla Bce, avendo riguardo certamente a una strategia di carattere generale che oggi è difficile immaginare che possa essere condotta diversamente, ma che si ripercuote sulla redditività delle imprese del comparto. Solvency 2 sarà verosimilmente un altro tema, come lo dovrebbe essere la ritornante ipotesi, cara ai tedeschi, di porre un tetto all’investimento in titoli pubblici, da non considerare più risk free: una misura che sarebbe assolutamente grave, la cui progettazione va contrastata non solo dalle autorità competenti, ma anche e innanzitutto dal governo, che comunque ha preannunciato la propria contrarietà.

Delineata l’evoluzione nei rapporti tra imprese del settore e organi di vigilanza e tra le prime e la crescente produzione normativa ai vari livelli – che esigerebbe un’opera di snellimento e razionalizzazione eliminando ‘l troppo e il vano – sarà interessante non solo il modo in cui verrà affrontato il tema della stabilità, che è fondamentale per un comparto che progressivamente si proietta nella finanza (la quale spesso va al di là di un ruolo di funzionalità all’attività assicurativa classica), ma anche quello della trasparenza, dei costi e della stessa concorrenza, che non è certo in antitesi con la stabilità; all’opposto, con quest’ultima è strettamente connessa. Il rapporto con la clientela, nell’operatività soprattutto retail, è fondamentale, così come lo è l’autonomia degli intermediari nei confronti dei partecipanti, nonché la materia dei conflitti di interesse e delle parti correlate. Oggi l’evoluzione ci porta oltre il rapporto banca-assicurazione, che un tempo aveva riscosso un ampio interesse, e induce a rivedere le costruzioni societarie già in essere.

Saranno interessanti gli eventuali riferimenti sull’ipotesi legislativamente prevista di concessione di prestiti anche da parte delle assicurazioni. Una notazione verrebbe attesa sul ruolo della Sace, ora che Alessandro Castellano lascia la carica di amministratore delegato dopo aver di fatto costruito tale organismo e lanciato a livello internazionale. Importanti sono naturalmente gli indirizzi europei, con il relativo recepimento.

Ma poiché ogni anno la relazione in questione contiene anche qualche misura pratica, circoscritta ma significativa, si ricorda qui l’opportunità che si rifletta e, trovando la cosa convincente, si suggerisca, nel quadro della legge annuale sulla concorrenza in corso di esame al Senato, una norma che, limitatamente al ramo Danni, escluda l’obbligo per l’assicurato di dare la disdetta del contratto entro un certo periodo, pena l’automatismo del rinnovo. Il rafforzamento della posizione del cliente, che spesso è un contraente-debole, sarebbe opportuno in questo versante; costituirebbe altresì una sferzata per le compagnie a migliorare il servizio; risponderebbe a canoni di corretto svolgimento di una relazione negoziale.

Fondamentale sarà poi l’impulso che si saprà dare dal settore, già prima del varo di un progettato provvedimento legislativo di carattere generale, all’educazione nel campo assicurativo, anche rispondendo agli impulsi della Vigilanza. Oggi comunque vedremo se e come si realizzerà un equilibrio nella relazione, che interessa non solo le imprese ma anche gli utenti e i cittadini, tra i riferimenti, le analisi e le proposte macro da un lato e, dall’altro lato, gli interventi nel versante micro, ma tali da illustrare, anche solo con la misura proposta, una filosofia della regolazione e del controllo.

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