In un esercizio 2016 contrassegnato dall’impatto sui conti – pari a 889 milioni – derivante dall’accordo da 1,2 miliardi di Euro per chiudere le cause civili della crisi Fortis (il risultato di Gruppo registra una perdita operativa di 67 milioni), il gruppo assicurativo belga chiude il primo semestre con un incremento del 10% a 18,3 miliardi di Euro per la raccolta complessiva e del 21% a 608 milioni per l’utile netto assicurativo. Combined ratio in peggioramento di 3,6 punti percentuali a 99% a causa degli attacchi terroristici dello scorso 22 marzo e delle perdite assicurate da eventi meteorologici estremi in Belgio e Regno Unito
Il gruppo assicurativo belga Ageas (nella foto, il quartier generale di Bruxelles) ha chiuso un primo semestre 2016 estremamente positivo sia per la raccolta complessiva che per l’utile netto assicurativo, mentre il risultato di Gruppo continua a risentire dell’impatto derivante dall’accordo da 1,2 miliardi di Euro dello scorso mese di marzo per chiudere le cause civili della crisi Fortis.
Nonostante un impatto valutario negativo del 4%, la raccolta è cresciuta del 10% a 18,3 miliardi di Euro. I tassi di crescita più elevati sono stati registrati ancora una volta in Asia (+12% a 11 miliardi), soprattutto grazie al traino di Cina e Thailandia. Prosegue molto positivo anche l’andamento sul mercato domestico (+15% a 3,3 miliardi), dove i volumi hanno beneficiato dei maggiori afflussi sulle soluzioni con garanzia di rendimento del comparto Vita, nonostante il tasso di interesse minimo garantito sulle polizze Vita in Belgio sia sceso dall’1% allo 0,75% a partire dallo scorso 1° aprile.
In Europa Continentale, divisione che include anche le attività in Italia, la raccolta ha segnato un progresso del 4%, grazie alla buona performance del Lussemburgo e all’integrazione dei risultati di Ageas Seguros Portugal (le ex-attività in Portogallo di AXA, la cui acquisizione è stata completata lo scorso 1° aprile). Per quanto riguarda il nostro Paese, non ci sono indicazioni precise sulla raccolta Vita, che rientra nelle attività lussemburghesi di Gruppo (+18% rispetto ai primi sei mesi del 2015), sebbene Ageas parli di eccezionali volumi di vendita in Italia nella nota di accompagnamento ai risultati. Nei Danni, gli afflussi hanno raggiunto quota 109 milioni di Euro, con un incremento legato soprattutto al buon andamento delle attività bancassicurative non-CPI (+8%), riconducibile alle campagne di cross selling ed al lancio di una nuova soluzione del ramo Salute. Il collocamento di soluzioni CPI continua invece a segnare il passo dopo l’entrata in vigore delle linee guida dettate da IVASS e Bankitalia.
Nel Regno Unito, la raccolta – esclusivamente nei rami Danni – ha registrato una flessione del 2% a 1,2 miliardi di Euro, soprattutto per effetti valutari negativi (a cambi costanti, i volumi sono in progresso del 5%), in un mercato nel quale prosegue la crescita nel segmento Motor, favorita anche dal rialzo delle tariffe.
Dei risultati complessivi ha beneficiato anche l’utile netto delle attività assicurative, salito del 21% a 608 milioni, un livello superiore alle attese medie degli analisti. Il comparto Vita ha contribuito al risultato con 504 milioni di Euro, il 32% in più rispetto alla semestrale 2016, soprattutto grazie ai 200 milioni di pluvalenza realizzata dalla cessione delle attività ad Hong Kong. Il segmento Danni ha invece registrato una flessione del 15% a 104 milioni, con un impatto negativo sui conti di 60 milioni derivante dagli attacchi terroristici di Bruxelles dello scorso 22 marzo e, soprattutto, dalle perdite assicurate riconducibili agli eventi meteorologici estremi che si sono abbattuti in Belgio e Regno Unito durante il secondo trimestre dell’anno.
Come anticipato in apertura di articolo, il risultato di Gruppo ha invece risentito dell’impatto sui conti relativo all’accordo siglato per chiudere le cause civili della crisi Fortis, registrando una perdita operativa di 67 milioni di Euro. Per quanto concerne gli indicatori di redditività tecnica e solidità patrimoniale, infine, il combined ratio ha segnato un peggioramento di 3,6 p.p. a 99% (gli attacchi terroristici del 22 marzo e gli eventi meteorologici estremi di Belgio e Regno Unito hanno pesato per 5,5 punti percentuali), mentre il coefficiente di solvibilità secondo i criteri di Solvency II è rimasto praticamente stabile a 183% (+1 p.p.).
Intermedia Channel
Ageas – Presentazione risultati primo semestre 2016 (in inglese)