Il colosso riassicurativo tedesco ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto consolidato di 974 milioni di Euro, in calo del 9,4% rispetto al risultato del medesimo periodo 2015 ma decisamente superiore alle attese medie degli analisti di 479 milioni. Su base semestrale, il risultato è in flessione del 24,4% a 1,41 miliardi, in linea l’obiettivo 2016 di 2,3 miliardi (rivisto al ribasso nello scorso mese di maggio). In calo anche i premi lordi contabilizzati: -4,3% a 11,93 miliardi nel secondo trimestre e -4,2% a 24,44 miliardi nel primo semestre
Risultati trimestrali migliori delle attese degli analisti per Munich Re, che settimana scorsa ha presentato i conti relativi al secondo trimestre ed al primo semestre 2016. Nel periodo aprile-giugno il colosso riassicurativo tedesco ha registrato un utile netto consolidato di 974 milioni di Euro, in calo del 9,4% rispetto al medesimo periodo del passato esercizio ma decisamente superiore alle attese medie degli analisti di 479 milioni. Su base semestrale, la flessione è del 24,4% a 1,41 miliardi. In calo anche i premi lordi contabilizzati: -4,3% a 11,93 miliardi nel secondo trimestre e -4,2% a 24,44 miliardi nel primo semestre.
La buona performance del secondo trimestre dell’anno, ha sottolineato la compagnia, è stata ottenuta nonostante i maggiori costi derivanti dai sinistri di grandi entità e dagli investimenti pianificati nell’ambito del programma strategico di ERGO; i conti societari hanno anche dimostrato un’eccellente tenuta nei confronti delle turbolenze sui mercati conseguenti all’esito del referendum sulla Brexit.
“Con il nostro risultato semestrale di 1,4 miliardi di Euro – ha commentato il CEO Nikolaus von Bomhard (nella foto) – siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo annuale fissato a 2,3 miliardi”. Il CEO di Munich Re ha inoltre evidenziato l’importanza del programma strategico di ERGO da un miliardo di Euro, presentato nello scorso mese di giugno: “Con questo programma abbiamo posto le basi per un futuro di successo. ERGO diventerà più agile, innovativa, digitale e competitiva, contribuendo significativamente ed in modo sostenibile ai risultati consolidati di Gruppo”.
Per quanto riguarda i risultati dei principali comparti, l’attività di riassicurazione ha chiuso il secondo trimestre con un risultato operativo in calo del 29,7% a 1,01 miliardi di Euro e un utile netto consolidato in rialzo del 17,8% a 992 milioni. L’inversione di tendenza su base trimestrale, ha spiegato il Gruppo, è essenzialmente dovuta ai guadagni legati ad una serie di operazioni sui mercati valutari. Nel primo semestre l’utile netto è invece ancora sotto i livelli del passato esercizio (-4,8% a 1,44 miliardi). Premi lordi trimestrali in flessione del 2,1% a 6,96 miliardi (+1,9% a cambi costanti); nel periodo gennaio-giugno il calo è del 3% a 13,69 miliardi.
Il combined ratio è salito di 6,5 punti percentuali a 99,8%: anche nel secondo trimestre dell’anno il Gruppo ha effettuato un allentamento delle riserve (230 milioni di Euro, pari a 5,1 p.p. di combined ratio) a seguito di sinistri di minore entità significativamente al di sotto delle attese, ma nello stesso periodo sono decisamente salite le perdite assicurate per i sinistri di grande entità. Il gruppo ha sostenuto costi per 542 milioni nel solo secondo trimestre (contro i 207 milioni dello stesso periodo 2015), con un impatto di 335 milioni (contro 21 milioni del periodo aprile-giugno 2015) da sinistri catastrofali naturali e di 207 milioni (186 milioni nel secondo trimestre 2015) per quelli artificiali.
I costi di ristrutturazione e riorganizzazione (400 milioni di Euro lordi, 160 milioni netti) continuano ad appesantire i conti di ERGO, che ha chiuso il trimestre con una perdita netta consolidata di 34 milioni (215 milioni di utile nello stesso periodo 2015). Su base semestrale la perdita è di 59 milioni di Euro (317 milioni di utile nel periodo aprile-giugno 2015). In rialzo il risultato operativo: +24,2% a 445 milioni nel secondo semestre e +10,7% a 637 milioni su base semestrale. I premi lordi contabilizzati trimestrali sono scesi del 3,6% a 3,79 miliardi di Euro (-2,7% a 8,29 miliardi nel periodo gennaio-giugno), con risultati disomogenei tra le tre divisioni principali: positivo il comparto Danni del mercato interno (+1,2% a 646 milioni) ed indicatori negativi per il segmento Vita / Salute in Germania (-5,5% a 2,19 miliardi) e per ERGO International (-2,3% a 958 milioni). Nonostante l’impatto di una serie di fenomeni catastrofali naturali, il combined ratio si mantiene praticamente stabile (+0,2 p.p. a 95,9%) per le attività del mercato domestico ed in miglioramento di 1,4 punti percentuali (a 98,5%) per la divisione ERGO International.
Munich Health, infine, ha generato utili trimestrali per 16 milioni (contro i 18 milioni del secondo trimestre 2015) e di 32 milioni (contro 39) nel periodo gennaio-giugno. In calo anche i premi lordi (-17,4% a 1,18 miliardi su base trimestrale e -14,3% a 2,46 miliardi dopo il primo semestre) anche a seguito di sfavorevoli effetti valutari. Combined ratio in peggioramento di 0,7 p.p. a 100,8%.
Intermedia Channel
Munich Re – Riepilogo principali risultati al secondo trimestre ed al primo semestre 2016 (in inglese)
Munich Re – Presentazione risultati al primo semestre 2016 (in inglese)