Secondo un report rilasciato nella giornata di oggi da Fitch Ratings, il terremoto che ha colpito le regioni dell’Italia centrale lo scorso 24 agosto dovrebbe avere un impatto limitato sui bilanci delle compagnie di assicurazione. Le stime dell’agenzia di rating si aggirano tra i 100 ed i 200 milioni di perdite assicurate e riflettono la bassa densità di popolazione e di attività d’impresa della zona interessata dai tragici eventi, unita alla limitata penetrazione assicurativa. La portata dei sinistri, spiega Fitch, non avrebbe quindi un significativo impatto sui risultati tecnici e sui profili di credito delle compagnie assicurative italiane, che nel corso del 2015 hanno raccolto premi lordi contabilizzati pari a 2,3 miliardi di Euro nel comparto delle proprietà immobiliari.
Il nostro Paese, ricorda ancora l’agenzia di rating, ha dichiarato lo stato di emergenza nelle zone colpite dal sisma ed il governo ha deliberato lo stanziamento di 50 milioni quale misura iniziale. Una ulteriore copertura parziale delle perdite economiche sarà poi garantita da parte dell’apposito Fondo per le emergenze nazionali.
Per quanto riguarda la stima effettuata, Fitch (che esprime la propria vicinanza alla popolazioni colpite dal sisma) ritiene che le perdite assicurate complessive dovrebbero oscillare tra i 40 e gli 80 milioni di Euro per il settore assicurativo e tra i 60 ed i 120 milioni per il settore riassicurativo. Il terremoto che colpì nel 2009 L’Aquila ed i territori limitrofi, dove la penetrazione assicurativa era leggermente più alta, provocò perdite assicurate pari a circa 250 milioni di Euro.
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