AEC entra nel business delle polizze a tutela delle Energy Service Company (ESCO), ovvero quelle società che operano nel settore energetico ambientale, effettuando interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento.
CF Assicurazioni – in esclusiva ed in collaborazione con il gruppo guidato da Fabrizio Callarà – ha infatti sviluppato la polizza Energia Relax, ovvero un prodotto dedicato alle ESCO che progettano, realizzano ed installano Impianti per l’efficienza energetica nel territorio della Repubblica Italiana, nella Repubblica di San Marino o nello Stato del Vaticano. La polizza indennizza l’eventuale parte di Risparmio Energetico ipotizzato se questo non dovesse realizzarsi nel periodo stabilito.
“Di primaria importanza – si legge in una nota – è il fatto che questo è il primo prodotto di questo tipo sul mercato italiano, andando così a colmare un vuoto di copertura assicurativa che grazie ad AEC e CF Assicurazioni allinea il mercato assicurativo italiano a quello di altri Paesi europei e non solo, già all’avanguardia sul tema delle Energy Service Company”.
Per quanto possano essere ancora poco note in Italia, le ESCO “operano in settori di intervento molto vari e complessi. Ad esempio: interventi per il risparmio idrico; interventi di efficienza energetica nell’illuminazione; miglioramento dell’efficienza dei consumi elettrici; recupero energia termica da fumi esausti; produzione di energia da fonti rinnovabili; isolamento termico e riqualificazione energetica degli edifici”.
«Sono ancora troppe poche le aziende assicurate per questo tipo di rischi – ha osservato Silvia Pea, responsabile della linea dedicata alle ESCO per il Gruppo AEC –. Come Gruppo AEC, grazie alla collaborazione esclusiva con CF Assicurazioni, vogliamo estendere alle ESCO quell’approccio specialistico che ci contraddistingue sul mercato e ci rende in grado di anticipare rischi e sensibilità che diventeranno, poco a poco, ai primi posti fra le priorità delle aziende italiane. Inoltre, andiamo così a colmare un gap di copertura in un settore sempre più in espansione nei prossimi anni anche in Italia quale quello delle ESCO».
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