Opinione della Settimana

Mps, incontro con Axa per l’aumento

MPS - Sede Siena Imc

(di Carlo Festa – Il Sole 24 Ore)

Il primo socio privato del gruppo (3,17%) verso l’ok alla ricapitalizzazione

Continua il road show del management di Mps (nella foto, Rocca Salimbeni a Siena, sede centrale dell’istituto) con gli investitori. Ieri i top manager del gruppo di Siena erano a Parigi, dove secondo le indiscrezioni avrebbero incontrato il colosso assicurativo Axa e anche altri investitori transalpini. Gli incontri, secondo i rumors, sarebbero stati proficui, soprattutto con Axa che è già azionista storico di Montepaschi. Proprio la compagnia francese è infatti tra i maggiori soci della banca senese con il 3,17%. Lo stesso gruppo parigino è pronto a votare (assieme agli altri soci Fondazione Mps e Millenium partecipazioni, tre azionisti che rappresentano circa il 7% del capitale) la candidatura del socio Alessandro Falciai a presidente dell’istituto.

Prosegue così in Europa, dopo la fermata a New York e nel Golfo Persico, il viaggio del top management di Mps, guidato dall’amministratore delegato Marco Morelli, con la presenza del Cfo Francesco Mele. Negli Stati Uniti i manager hanno incontrato grandi fondi istituzionali tradizionali ed hedge: da Blackrock al Quantum Fund di George Soros fino a Paulson. Nel Golfo Persico invece ci sarebbero stati colloqui con alcuni fondi sovrani: cioè Qia, la Qatar Investment Authority – maggiore candidata per il ruolo di anchor investor – e Kia, il braccio finanziario del Kuwait. Nei prossimi giorni ci sarà invece la tappa in Asia.

L’impegno e la professionalità profusi da Morelli e dagli altri manager nell’impresa dell’aumento Mps è notevole: i segnali finora sono buoni ma è anche evidente che per l’aumento di Mps serviranno una serie di coincidenze favorevoli. Si tratta di una missione difficile e complessa, un caso unico tra i tanti aumenti di capitale che si sono visti in questi anni.

Ci sono due nodi nell’aumento di capitale di Mps, entrambi complessi, soprattutto il secondo. Uno sta nella sostenibilità del piano presentato ai potenziali investitori. L’altro sta nel rischio di esecuzione. Sono questi i due nodi che stanno cercando di sciogliere le banche del consorzio di garanzia e il management guidato da Marco Morelli. Il piano presentato agli investitori, secondo quanto si è appreso, prevede un return on tangible equity (rendimento sul patrimonio netto tangibile, Rote) del 9-10%. Con questo obiettivo potrebbero essere attratti istituzionali e anchor investor: una scommessa da accettare per gli investitori che crederanno in Mps.

L’altro nodo, quello del rischio di esecuzione dell’aumento, è assai più cruciale: operazione in mano al consorzio bancario capitanato da JpMorgan e Mediobanca (come joint global coordinators e joint bookrunners) e Santander, Bofa Merrill Lynch, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs (come co-global coordinators e joint bookrunners) e con Clifford Chance advisor legale. Per arrivare ai 5 miliardi necessari per l’aumento, sarà infatti necessario che vengano soddisfatte contemporaneamente 3 condizioni: conversione dei bond, ingresso degli anchor investor e, infine, aumento sul mercato dedicato agli istituzionali. Ma mentre la terza condizione sembra essere ancorata a un valore fisso (l’aumento per il mercato non potrà essere superiore ai 2 miliardi per poter essere realizzabile), le altre due condizioni sono al momento in dubbio. Saranno infatti necessari tra i 2 e i 3 miliardi di aumento garantiti dal piano di conversione. Ma non c’è certezza su questo dato, al di là di alcuni fondi (come Attestor e altri hedge) che si sono già posizionati su questo fronte con le emissioni Fresh. Infine, anche quella degli anchor investor è una variabile incerta: non esistono al momento impegni vincolanti da parte di nessun grande fondo. Il Qatar (tramite Qia), che ha come advisor Rothschild, dovrebbe sottoscrivere tra 1 e 1,5 miliardi, ma al momento non ci sono impegni in tal senso. Se ci saranno, allora la situazione potrebbe cambiare favorevolmente per Mps.

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