(di Simone Schiaffino – Il Secolo XIX)
I consigli e gli esempi di costo. Il caso delle razze aggressive Tra le opzioni, la copertura sullo smarrimento del proprio “pet” e la rendita vitalizia prevista in caso di morte del proprietario
La metà degli italiani possiede un animale domestico, secondo il rapporto Eurispes 2016. E alla luce di questa proporzione è normale che il mercato delle assicurazioni per cani e gatti (ma anche le altre specie animali da compagnia come pesci, criceti, uccellini, tartarughe, conigli e perfino maialini) abbia numeri di tutto rispetto e risulti per di più in netta crescita. Le compagnie, negli ultimi anni, hanno diversificato i prodotti assicurativi, proponendo soluzioni sia per i danni provocati a terzi dal proprio animale (Rc animali) sia per tutelarsi da malattie, infortuni o smarrimento del “pet”. Oppure per entrambi i casi: una tale formula mista costa tra i 70 e i 100 euro l’anno, anche se la cifra può variare di molto a seconda delle caratteristiche dell’animale (età, stato di salute, razza, aggressività).
Responsabilità civile
È un’assicurazione che non protegge direttamente i nostri amici a quattro zampe, ma ci tutela in caso rechino danno a persone o oggetti. È obbligatoria nel caso in cui l’animale abbia già aggredito qualcuno in passato (vedi paragrafo più avanti). Esistono razze considerate più pericolose e potenzialmente aggressive di altre e questa caratteristica costituisce un importante elemento di valutazione per le polizze Rc.
Assicurazione veterinaria
È la polizza che tutela gli animali domestici in caso di problemi di salute. Fermo restando che le condizioni contrattuali variano da caso a caso, questo tipo di polizza in genere non rimborsa tutte le spese; dipende dai singoli casi. Le compagnie assicurative si basano su diversi fattori per stabilire il premio, tra i quali l’età dell’animale, il fatto che sia sterilizzato o meno e, per quanto riguarda i cani, la razza. Alcune razze, infatti, sono più predisposte di altre a contrarre determinate patologie e si ammalano più facilmente rispetto ad altre. Alcune compagnie coprono anche i costi delle ricerche in caso di smarrimento del “pet”.
Il caso “razze aggressive”
Risale al 2006 la “famosa” ordinanza del ministro Livia Turco riguardante diciassette razze canine, individuate per le quali divenne improvvisamente obbligatorio stipulare una polizza assicurativa. Quest’ordinanza è stata modificata l’anno successivo, visti gli scarsi effetti positivi che aveva avuto: la lista delle razze pericolose è stata cancellata, e si è ritenuto opportuno introdurre alcune regole (obbligatorietà di guinzaglio e museruola in determinati casi). Ma soprattutto è stata resa obbligatoria la polizza Rc esclusivamente per i cani “dichiarati a rischio elevato di aggressività”, inseriti in un registro sulla base di un referto veterinario.
Esempi di costo
Come per le altre assicurazioni, i prezzi di queste polizze variano molto sul mercato, e questo dipende dal ventaglio di eventi coperti e dalle caratteristiche dell’animale. Le più economiche, da stipulare online, hanno un costo di 30 euro l’anno (per il solo profilo Rc). Per polizze miste, che coprono Rc e salute dell’animale, la spesa media è tra 50 e 100 euro l’anno.
Qualche consiglio
Prima della stipula si deve fare attenzione alla franchigia (la parte del rimborso a carico del padrone non coperta dalla polizza) che non dovrebbe superare i 200/300 euro. Occhio anche ai massimali, ovvero il tetto massimo di copertura, che dovrebbe oscillare tra 2.000 e 3.000 euro per le spese sanitarie e tra 200mila e mezzo milione di euro per il profilo Rc. Se è già stata stipulata una assicurazione “Rc capofamiglia”, controllare che la polizza non contenga già la copertura per danni causati dal proprio “pet”. È importante sottolineare che è possibile scaricare dalle tasse le spese veterinarie degli animali domestici legalmente dichiarati. Infatti, partendo da un minimo di spese sostenute di 387,34 euro per cure veterinarie, si può detrarre dall’Irpef il 19 per cento sulla somma che eccede i 129,11 euro. Un dato che sicuramente concorre ai fini della scelta di assicurare il nostro animale.
Morte del proprietario
È la polizza che pensa al futuro dell’animale: dietro il pagamento di un premio annuale di 25 euro si ha diritto alla gestione e al mantenimento del “pet” in caso di ricovero, invalidità permanente totale o decesso da infortunio del proprietario. In quest’ultimo caso la polizza “Sempreamici” della compagnia MetLife garantisce un’eredità di 10 mila euro (6 mila in contanti e 4 mila in prodotti o servizi per l’alimentazione e le cure) all’animale sopravvissuto.