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Felici di pensare micro: alla scoperta di Neosurance

NeosuranceMicroassicurazioni. Basta (quantomeno inizialmente) una sola parola per identificare Neosurance, forse il più interessante fenomeno dell’Insurtech italiano. Ma questo segmento di mercato è solo il punto di partenza di una realtà che promette molto altro, a partire già dal 2017.

Neosurance nasce a inizio 2016 come startup InsurTech (realtà tecnologiche focalizzate sulla digitalizzazione ed innovazione di modelli, prodotti e servizi collegati al settore assicurativo) fondata da Digital Tech – azienda attiva nell’ambito della tecnologia per le assicurazioni e nel settore digital health – e Neosperience, leader nelle soluzioni digitali basate su una customer experience efficace.

Ed è proprio con i fondatori di Digital Tech e Neosperience (e quindi co-fondatori di Neosurance), Andrea Silvello e Dario Melpignano, che abbiamo deciso di approfondire alcuni temi collegati alla nuova realtà.

Silvello, CEO e fondatore di Digital Tech, arriva da oltre dieci anni di esperienza nell’ambito della consulenza strategica maturata in multinazionali come BCG e Bain & Company. Dal 2012 fonda e dirige Business Support, boutique di consulenza strategica milanese focalizzata in strategia, management, finanza e innovazione. Ma ha dato voce alla sua passione per l’innovazione anche attraverso le startup da lui fondate negli ultimi tre anni; aziende la cui attività è incentrata sull’innovazione tecnologica in ambito assicurativo, a partire dalle microassicurazioni fino ad arrivare ai prodotti ed ai servizi innovativi per casa e salute.

Attivo in progetti di innovazione multimediale fin dalla fine degli anni ’80 (grazie a Datanord e FullSix), Melpignano fonda Neosperience in 2008, dopo aver lavorato per Steve Jobs ed essersi creato un nome anche nel mondo delle app per l’editoria. La sua azienda è diventata, ad oggi, il punto di riferimento della digital customer experience in Italia (e non solo).

“Neosurance – ci spiegano i co-fondatori – è stata frutto di mesi di interazione con le compagnie assicurative in Europa e in Asia (dove Digital Tech ha una seconda sede) e del knowledge accumulato durante la partecipazione all’Osservatorio Connected Insurance. La startup non ha finora ricevuto finanziamenti diretti in capitale, ma nasce come spin-off e con i contributi delle due realtà internazionali alla sue spalle. Digital Tech ha apportato un forte contributo lato business e mercato, mentre Neosperience ha invece sviluppato tutti i profili tecnologici. Il valore del know-how, della tecnologia e della parte di business development che i due partner hanno investito fino ad oggi è stimabile in circa cinque milioni di Euro.

Come anticipato, Neosperience è il partner tecnologico sviluppatore dell’algoritmo che ha permesso alla startup di vantare funzioni avanzate di machine learning e digital customer experience. “Grazie a queste funzioni – evidenzia Melpignano – Neosurance è in grado di offrire la copertura assicurativa giusta al momento giusto, in modalità push, a un costo contenuto e per il solo periodo di tempo in cui si ha bisogno della copertura”.

Una caratteristica che non è passata inosservata a livello internazionale: “Negli ultimi sei mesi abbiamo ricevuto un numero importante di premi – sottolinea Silvello – tra cui Medici TOP 21 Insurtech Award e l’Insurance IoT Europe Award a Londra. Siamo stati inoltre selezionati da AXA Insurance Lab, per esporre insieme a loro al VIVA Technology Startup Connect di Parigi”. E, come abbiamo riportato in un precedente articolo, Neosurance è stata da poco selezionata dalla Commissione Europea come vincitrice della prima fase di Horizon 2020 – uno strumento di supporto allo sviluppo per le PMI europee più meritevoli – ricevendo un contributo di 50.000 Euro.

Ma cosa rende la startup attrattiva per le grandi compagnie assicurative e per le community? “È proprio il Virtual Insurance Agent basato sul sistema di machine learning – chiariscono Silvello e Melpignano – capace di registrare ed interpretare dati contestuali per poter suggerire la giusta copertura di breve durata nel momento più opportuno ad ogni singolo utente”. L’assicuratore è così in grado di proporre la soluzione assicurativa più pertinente quando il cliente ne ha bisogno, “senza neanche averlo chiesto”.

“Immaginate di essere un turista che atterra a Singapore ma avete dimenticato di comprare un’assicurazione per il viaggio – aggiunge Silvello –. Non preoccupatevi, una notifica personalizzata arriverà sul vostro device chiedendovi se volete acquistare un’assicurazione in pochi step direttamente dal vostro telefonino. Semplice, veloce e a costi estremamente contenuti!”.

Una volta chiuso un 2016 estremamente positivo, ora si apre una nuova fase per la storia della startup: “La nostra visione per il 2017 – dice Melpignano – è quella di contribuire attivamente alla profonda evoluzione che sta vivendo il settore assicurativo in questi mesi dopo anni di sostanziale immobilismo e pochissima innovazione, offrendo la copertura giusta al mondo giusto per clienti che ormai sono abituati ad avere servizi digitali e veloci nel momento di bisogno. Tante compagnie ci sollecitano per avviare sul campo l’utilizzo della nostra soluzione anche basandosi sui loro database clienti”.

E l’ultimo periodo del 2016 ha già mostrato quali potranno essere le direttrici di sviluppo di Neosurance, grazie alla sigla di partnership che permetteranno alla startup di proporre dei microprodotti assicurativi innovativi sia sul mercato Italiano che su quello asiatico, come la prima micropolizza viaggi creata per la community di modelle Models Corner, “grazie all’accordo con un’importante compagnia assicurativa a livello internazionale – evidenzia Silvello –. La polizza permetterà alle modelle di assicurarsi per periodi compresi tra un giorno e un mese quando viaggiano all’estero. Questo è il primo esempio di microassicurazione push al mondo”.

“Abbiamo anche raggiunto un accordo importante con una compagnia assicurativa malese – aggiunge Melpignano – che ci permetterà di offrire già nella prima parte del 2017 delle coperture assicurative di breve durata alla comunità di runner malesi KLCC, grazie ad una polizza che coprirà dai rischi di incidenti che potrebbero verificarsi durante le loro manifestazioni sportive”.

“Questi accordi sono però solo il punto di partenza per il nostro ambizioso team che ha già avviato una possibile trattativa con un’altra importante compagnia assicurativa internazionale – tengono a precisare i co-founder di Neosurance –. Questa volta si tratta di un progetto che si riferisce ad una copertura assicurativa specifica di breve durata per l’auto nel momento in cui la macchina viene parcheggiata in una zona considerata a rischio o “atipica” per le abitudini dell’automobilista”.

Le partnership create sono quindi il preludio ad una fase “adulta” di Neosurance, con alleanze e sinergie più articolate con altri operatori del mercato? La risposta conclusiva di Silvello e Melpignano apre a diversi scenari: “Siamo sempre alla ricerca di nuove comunità già esistenti formate da persone con interessi omogenei, a cui proporre i nostri servizi – spiegano –. Ci posizioniamo tra la compagnia assicurativa (che offre la copertura) e un “insieme” di clienti finali potenzialmente interessati a coprire le stesse tipologie di rischi. L’acquisizione diretta del cliente finale non fa parte del nostro modello di business: noi ci appoggiamo e collaboriamo con communities esistenti con un modello di business che gli addetti ai lavori definiscono B2B2C”.

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