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Assicuratori sotto pressione per le sfide della rivoluzione digitale: adeguarsi o rimanere indietro

Digitalizzazione - Rivoluzione digitale Imc

Secondo un’indagine di Willis Towers Watson quasi il 50% delle compagnie prevede di acquisire nuove tecnologie attraverso operazioni di M&A nei prossimi tre anni

Secondo uno studio* condotto da Willis Towers Watson in collaborazione con Mergermarket, un numero crescente di compagnie assicurative, in risposta al ritardo accumulato nell’adozione di tecnologie digitali dovuto a una certa riluttanza, così come ai costi e alla nuova regolamentazione, definisce prioritari gli investimenti in digitalizzazione.

Dall’indagine risulta che circa tre quarti delle compagnie (74%) ritiene che il settore assicurativo abbia fallito nel suo ruolo di leadership nell’innovazione digitale. Sebbene i costi rappresentino una delle sfide maggiori, il 32% degli intervistati risponde che il ritardo è causato anche dai lunghi tempi richiesti per la commercializzazione di nuove tecnologie, mentre il 24% sostiene che riveste un ruolo fondamentale anche l’ordine di grandezza dell’investimento richiesto.

“Le compagnie assicurative – afferma Fergal O’Shea, EMEA Life Insurance M&A Leader di Willis Towers Watson – riconoscono l’importanza di costruire un’infrastruttura digitale sostenibile per incrementare il coinvolgimento dei clienti e per rinforzare il canale distributivo, che deve essere sempre più indirizzato verso l’innovazione, le joint ventures e le attività di M&A. Coloro che esitano corrono il rischio di rimanere indietro e di non riuscire a catturare le future generazioni, così come i policyholders più giovani che potranno essere maggiormente coinvolti attraverso la digitalizzazione”.

Quasi la metà dei rispondenti all’indagine (49%), guidati dal desiderio di acquisire tecnologie digitali, prevede di fare un’acquisizione nei prossimi 3 anni. Di questi il 14% è intenzionato ad avventurarsi in più di un’acquisizione.

L’indagine rivela che quasi la totalità delle compagnie (94%) prevede che la distribuzione rappresenterà l’area dove le tecnologie digitali avranno il più grande impatto nei prossimi 5 anni. Gli assicuratori includono tra le loro priorità strategiche anche il claim processing, il loss adjustment e il customer management.

“La distribuzione è un tema ricorrente per le compagnie che si misurano con il panorama digitale – sostiene Andy Staudt, EMEA P&C Insurance Leader – ed evidenzia come questo canale possa offrire nuove vie di accesso al mercato e nuove chiavi per costruire solide relazioni con i consumatori di prodotti e servizi”.

Secondo il 77% delle compagnie che hanno preso parte all’indagine, i canali di vendita web e mobile saranno le tecnologie di spicco dei prossimi due anni. Rivestiranno inoltre un ruolo chiave per i prossimi cinque anni anche i big data, l’automazione, i robo-advisor e i robot-sensors. Allo stesso tempo, le compagnie riconoscono la grande sfida, nonché opportunità, legata alla digitalizzazione, di creare efficienze operative in tutte le aree del business, che gestirà non solo i costi, ma ottimizzerà i processi per potenziare significativamente la customer experience.

“Strumenti e tecnologie emergenti – aggiunge Staudt – sono stati fino ad ora spesso ignorati dagli assicuratori, così che i modelli di innovazione esterni sembrano rappresentare l’unica via per migliorare le tecnologie digitali. Si prevede che questo porterà a un’ondata di nuove attività di M&A negli anni a venire”.

Lo sviluppo di analytic tools è individuato nell’indagine come elemento chiave della corsa all’innovazione per il settore assicurativo. Molti assicuratori sostengono di aver già fatto progressi sostanziali in questa area. Nove su dieci (91%) stanno esplorando come guadagnare più informazioni dirette dai loro attuali clienti. Nel frattempo, il 79% si sta avvalendo dei social networks e più della metà (53%) sta cercando dati pubblicamente disponibili in nuovi modi.

Per quanto riguarda la digital disruption, mentre il 45% crede che nei prossimi anni il settore assicurativo sarà quello trainante, un’equivalente percentuale di intervistati ritiene che sarà il business start-up che gioverà, invece, maggiormente dei vantaggi della digitalizzazione. Solo l’8% vede nei competitors del settore tecnologico eventuali avversari che potrebbero impattare la loro posizione nel mercato. Sebbene Google e Facebook siano notoriamente identificati come potenziali rivali in termini di digitalizzazione, gli assicuratori si rivelano ottimisti circa la loro minaccia.

“Gli assicuratori devono trovare nuovi modelli di business per ampliare la loro base clienti attraverso le nuove tecnologie – conclude O’Shea –. I cambiamenti di business sono necessari per l’innovazione di prodotto, per un più efficace coinvolgimento delle future generazioni di policyholders e per migliorare il valore del ciclo di vita del cliente e i margini di profitto”.

Intermedia Channel


* Nel 2016, Willis Towers Watson e Mergemarket hanno intervistato 200 senior manager del settore assicurativo al fine di mappare il mutato atteggiamento degli assicuratori nei confronti delle tecnologie digitali e di esaminare in quale misura le compagnie si stanno avvalendo di strategie di M&A per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione. L’indagine identifica le ragioni che spiegano i più grandi gaps e rivela come operare per appianarli. Il 42% degli intervistati lavora prevalentemente nel settore vita, un altro 42% lavora nel settore danni (P&C), mentre il restante 16% nel settore health. Le compagnie coinvolte sono state campionate in modo equo e rappresentativo tra le diverse regioni: Americhe, Asia ed EMEA

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