L’esercizio del gruppo assicurativo belga è stato contrassegnato dall’impatto sui conti – pari a 894 milioni – derivante dall’accordo da 1,2 miliardi di Euro per chiudere le cause civili della crisi Fortis (il risultato netto di Gruppo registra un utile di 127 milioni contro i 770 milioni del 2015). L’utile netto assicurativo mostra un progresso del 9% a 821 milioni di Euro (nonostante un difficile quarto trimestre) e la raccolta complessiva sale del 6% a 31,7 miliardi. In peggioramento il combined ratio, che sale di 1,8 p.p. a 98,7%. Proposta la distribuzione di un dividendo pari a 2,10 Euro per azione (con 0,40 Euro di componente straordinaria derivante dalla cessione delle attività di Hong Kong)
Il gruppo assicurativo belga Ageas (nella foto, il quartier generale di Bruxelles) ha presentato ieri mattina i risultati dell’esercizio 2016, chiuso con riscontri positivi sia per i flussi di raccolta che per l’utile netto assicurativo, mentre il risultato netto di Gruppo ha risentito dell’impatto derivante dall’accordo da 1,2 miliardi di Euro sottoscritto nello scorso mese di marzo per chiudere le cause civili della crisi Fortis.
Nonostante un impatto valutario negativo del 4%, la raccolta è cresciuta del 6% a 31,7 miliardi di Euro. Praticamente tutti i segmenti di attività hanno registrato andamenti positivi, anche se i tassi di sviluppo più elevati si sono osservati nei mercati asiatici ed in quello domestico. L’utile netto assicurativo è salito del 9% a 821 milioni (755 milioni a fine 2015), nonostante un quarto trimestre molto pesante (-87% a 18 milioni), soprattutto a causa dei costi di ristrutturazione delle attività nel Regno Unito ed a componenti fiscali negative nell’area asiatica. Il comparto Vita ha chiuso con un utile di 703,6 milioni, in rialzo del 23% sul dato 2015, legato principalmente alla plusvalenza derivante dalla dismissione delle attività di Hong Kong. Scende invece del 36% a 117,6 milioni l’utile netto del comparto Danni, appesantito da impatti negativi sui conti per 173 milioni di Euro riconducibili in parte (60 milioni) agli attacchi terroristici di Bruxelles dello scorso 22 marzo ed alle perdite assicurate collegate agli eventi meteorologici estremi che si sono abbattuti in Belgio e Regno Unito durante il secondo trimestre dell’anno. Il maggiore peso sui conti delle attività Danni (113 milioni) è tuttavia legato ai citati costi di ristrutturazione, al rafforzamento delle riserve e ad altre componenti una tantum che hanno interessato le attività nel Regno Unito.
L’impatto degli oneri straordinari nel mercato britannico ha contribuito al deterioramento del combined ratio di Gruppo, salito di 1,8 p.p. a 98,7%. Il Regno Unito continua a registrare gli indicatori peggiori (106% a fine 2016, contro 102,1% di fine 2015, anche a seguito dell’eccezionale rafforzamento delle riserve), mentre Belgio (96%, con 2,1 p.p. collegati ai citati eventi terroristici) ed Europa Continentale (88,7%, con un peggioramento di 3 p.p. collegato all’integrazione delle attività portoghesi di Ageas Seguros) rimangono aree regionali solide.
Sulla base dei risultati ottenuti, il CdA di Ageas proporrà all’Assemblea ordinaria degli azionisti del prossimo 17 maggio la distribuzione di un dividendo lordo pari a 2,10 Euro per azione, comprendente anche una componente straordinaria di 0,40 Euro derivante dalla dimissione delle attività di Hong Kong.
Per quanto riguarda il nostro Paese, infine, non ci sono indicazioni precise sulla raccolta Vita, che rientra nelle attività lussemburghesi di Gruppo (+6% a 2,2 miliardi di Euro), sebbene Ageas indichi volumi di vendita in crescita per quanto riguarda le soluzioni dedicate alla clientela HNWI (grandi patrimoni). Nei rami Danni gli afflussi sono invece aumentati del 3%, raggiungendo quota 227 milioni di Euro, trainati soprattutto dal positivo andamento delle attività bancassicurative non-CPI (+8%).
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Ageas – Presentazione risultati 2016 (in inglese)