Opinione della Settimana

Terremoto? Case ancora scoperte

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(di Federica Pezzatti – Plus24)

Stanno aumentando le richieste di preventivi Attenzione alle coperture comprese nella polizza e ai massimali e esclusioni

Italiani popolo di santi, navigatori e proprietari di casa. Siamo tra i più attaccati al mattone nell’Europa occidentale: oltre il 70% dei connazionali è proprietario degli immobili in cui vive. Piace diventare proprietari ma non si proteggono a sufficienza le unità abitative acquistate (salvo quando è obbligatorio a causa dell’accensione di un mutuo). I dati parlano chiaro: in Italia ci sono 31,2 milioni di abitazioni (dato Istat 2011); il 42% di esse è assicurato contro l’incendio (pari a 13 milioni di abitazioni) una copertura obbligatoria appunto in caso di stipula del mutuo mentre,secondo gli ultimi dati disponibili dell’Ania, solo l’1,5% delle abitazioni è coperto dal rischio del terremoto (contro il 90%-95% della Nuova Zelanda).

La “sottoassicurazione” è dovuta probabilmente anche al fatto che lo Stato è visto ancora come un assicuratore e come un soggetto che deve ricostruire, ma la coperta è sempre più corta e i danni anche dovuti al cambiamento climatico, come le alluvioni, sono in continuo aumento.

Fa ben sperare, a questo proposito, l’indagine di Facile.it, comparatore italiano di prodotti assicurativi, dalla quale risulta che su un campione di oltre 85mila utenti unici, la ricerca di assicurazioni a tutela degli immobili è aumentata, in un anno, del 18%. Un picco si è registrato ad agosto: +52%, chiaramente influenzato dai fatti di Amatrice. Tuttavia chi cerca una polizza che lo tuteli anche da eventi sismici e catastrofi naturali deve sapere che non tutti i prodotti offerti hanno tale copertura. Non solo, ma visto che non esiste ancora un grande utilizzo di questi strumenti, e quindi non si è ancora innescato un discorso di mutualità tra proprietari di casa che abitano in zone da rischio sismico diverso, le compagnie hanno tariffe molto più elevate nelle zone a marcato rischio di terremoto e più contenute dove questi tipi di evento sono meno probabili (come in Sardegna).

Ma ci sono anche altri aspetti da considerare quando si fanno confronti tra prodotti. «Bisogna fare molta attenzione», precisa Giordano Gala, responsabile della business unit assicurazioni “casa” di Facile.it. «Le polizze sono di due tipi: uno è relativo ai beni contenuti nella casa, l’altro ai danni alla struttura dovuti a eventi naturali. Non tutti i contratti includono i danni da alluvione o terremoto e, anche se lo fanno, hanno sotto clausole specifiche, come quella che esclude dalla copertura gli edifici costruiti entro i 25 metri dai campanili delle chiese o quella che tutela lo stabile precedentemente danneggiato da un sisma solo e soltanto se è stato completamente ristrutturato».

Insomma il rischio è di pensare di essere coperti salvo poi accorgersi che in realtà così non è. «Attenzione anche al concetto di massimale nel caso di copertura furto: sopravvalutare un oggetto per questioni affettive potrebbe trasformarsi in un danno economico, così come il sottovalutarne alcuni per pagare un premio inferiore», precisa Gala. «Consideriamo quindi i valori reali e, ove possibile, manteniamo anche i documenti di spesa in un luogo che non sia la casa: in caso di danno sarebbe molto difficile recuperare quei fogli così importanti ai fini del risarcimento». Scegliendo questa tutela gli inquilini possono proteggere sia i loro beni contenuti della casa, sia se stessi, dai contraccolpi economici che potrebbe causargli la richiesta di un risarcimento economico, per un danno all’appartamento da loro causato.

Sempre più spesso la polizza abitazione comprende anche la responsabilità civile capofamiglia e la copertura animali domestici, sia per il proprietario dell’immobile che stipula sia dell’eventuale affittuario che può anch’esso stipulare un contratto assicurativo e in tal caso la copertura lo segue anche nella casa affittata in villeggiatura in quanto la copertura segue la persona assicurata.

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