(di Fabio Pavesi – Il Sole 24 Ore)
Oltre a Popolare Vicenza, richieste anche a Zurich e altre tre assicurazioni Zonin vuole la manleva dalle polizze. La difesa di Zonin punta a evitare la responsabilità dolosa, nel qual caso le polizze milionarie a suo favore non lo garantirebbero
Gianni Zonin (nella foto), classe 1938, ex dominus per 19 anni della Popolare di Vicenza, ha spiazzato tutti giocando d’anticipo. Quattro mesi prima che i nuovi vertici della banca, collassata sotto il peso di 4 miliardi di perdite cumulate da fine del 2014, lo chiamassero in causa, insieme ad altre 31 persone, in un’azione di responsabilità per i danni miliardari provocati sotto la sua presidenza, lui ha sorpreso tutti.
Il 6 dicembre del 2016 ha depositato tramite i suoi legali un atto di citazione contro la banca egli ex dirigenti Sorato e Giustini. Lui il regnante indiscusso non c’entra con la malagestio. Il dissesto, sostiene Zonin, è figlio della crisi economica; delle maglie strette della normativa europea e, dulcis in fundo, della gestione cattiva sotto la regia esclusiva dell’ex ad Sorato e del vicedirettore Giustini. Lui non sapeva dei fmanziamenti baciati; delle irregolarità nella negoziazione delle azioni e quanto al valore “drogato” del titolo c’erano le perizie del prof. Mauro Bini a testimoniare della bontà del prezzo. Questa per sommi capi la tesi difensiva. Quella citazione può suonare quasi surreale, dato che per tutti la Popolare di Vicenza era la banca di Zonin. Ma quella difesa ha una sua astuta ratio. Punta a stabilire che se c’è stata responsabilità alcuna dell’imprenditore vinicolo, lo è solo per colpa e non certo per dolo. Una tesi che mitigherebbe sul piano processuale la posizione di Zonin.
E c’è un particolare finora sfuggito alle cronache che punta in questa direzione. Zonin nell’atto cita non solo la banca con Sorato e Giustini, ma si premura di chiamare in causa ben 4 compagnie assicurative. Sono la Chubb Insurance, la Zurich, la Cna e la Ace. Perchè coinvolgere gli assicuratori? La londinese Chubb ha sottoscritto a favore di Zonin una polizza di primo rischio; le altre tre sono o sottoscrittori di nuove polizze in eccesso sulla prima o co-assicuratori. Sono polizze che garantiscono i manager da richieste danni a loro ascritti nella conduzione delle società.
E di fatto manlevano l’assicurato, in questo caso Zonin. Ma c’è un ma. La manleva per la quale è l’assicurazione a pagare vale solo se non è dimostrato il dolo. In caso di condotte giudicate dolose non c’è manleva che tenga. Pagherebbe per intero Zonin. Il solerte contrattacco include non a caso anche le polizze a suo favore. Che non devono essere di poco conto. Fonti fanno sapere a Il Sole24ore che si tratta di molte decine di milioni di massimale.