Secondo quanto emerge dall’ultima ricerca della compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, per il 43% degli italiani l’animale domestico deve essere trattato come un membro della famiglia. Tutti d’accordo sul dare maggiori sanzioni a chi li abbandona o li maltratta
Secondo quanto emerge dall’ultima ricerca* dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, non solo gli italiani hanno decisamente a cuore i propri animali domestici, ma più della metà di essi (57%) è convinta che il proprio compagno a quattro zampe andrebbe portato con sé in vacanza. Una percentuale decisamente più bassa lo affiderebbe a parenti e amici (14%) o lo porterebbe in strutture dedicate (11%). Il legame è così forte da considerarli membri effettivi della famiglia (43%); per il 24% del campione sondato rappresentano una compagnia, mentre il 19% vede in loro un amico fidato.
L’argomento coinvolge molti dei nostri connazionali: secondo i dati Eurispes raccolti nel Rapporto Italia 2016, almeno la metà degli italiani accudisce qualche animale da compagnia. La situazione non è tuttavia idilliaca come sembra, spiegano da Sara Assicurazioni: secondo la LAV si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
Dalla ricerca emerge però una forte solidarietà nei confronti degli animali, specialmente quando si parla di sanzioni: secondo la quasi totalità degli italiani (88%), le leggi che rendono reati l’abbandono e il maltrattamento degli animali non solo sono giuste, ma dovrebbero addirittura essere più severe.
Molti intervistati sono d’accordo nell’affermare che un animale domestico, sia a casa che in vacanza, richiede impegno e attenzioni particolari: se per il 37% potrebbe limitare la propria libertà, il 39% teme che possa fare del male alle persone, ma c’è anche chi ha paura che scappi (38%) o che provochi danni alle cose (34%). Per evitare tutto ciò, gli italiani corrono ai ripari tenendo l’animale sempre sotto controllo (35%), o, nei casi più difficili, facendolo educare da esperti (22%). Solo il 24%, infine, stipula una polizza assicurativa per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri.
Se gli italiani sanno come tenere a bada i comportamenti dei loro fedeli compagni, pare non sia così nei confronti dei loro simili. Secondo la ricerca, il 32% degli intervistati ha dichiarato che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno fanno bene, ma non per motivi di igiene o perché potrebbero dare fastidio: il motivo principale “è il comportamento dei loro padroni, che spesso non hanno rispetto per le altre persone”.
Intermedia Channel
* Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2016 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica