(di Laura Galvagni – Il Sole 24 Ore)
Entro cinque anni i ricavi saliranno a quasi 350 milioni. Sono sei i pilastri attorno a cui verrà costruita la crescita: risk, retirement, health e talent che saranno supportati da capital e data e analytics
Aon Italia intende raddoppiare il volume dei ricavi nei prossimi cinque anni. Il che vuol dire che il giro d’affari salirà dagli attuali 170 milioni a quasi 350 milioni. Un cifra importante che la società conta di raggiungere sia attraverso lo sviluppo organico che per linee esterne. «Lo shopping – ha spiegato l’ad e direttore generale di Aon spa, Andrea Parisi – sarà evidentemente mirato» con un occhio di riguardo a «geografie, volumi e specializzazione». Come lo è stato, d’altra parte, negli ultimi 25 anni durante i quali «grazie a 50 acquisizioni», ha sottolineato ancora Parisi, è stata creata la Aon di oggi, su spinta, come è noto, di Carlo Clavarino, country manager Emea di Aon ed executive chairman e amministratore delegato Aon Italia.
E proprio da qui si vuole ripartire per aumentare sensibilmente le dimensioni del gruppo nel paese, già leader con 3 miliardi di premi intermediati. Ma in che direzione? Sposando un principio di base, innanzitutto, ossia: «Maggiore focalizzazione sui servizi rispetto all’intermediazione», ha precisato l’executive chairman e general manager di Aon spa, Federico Casini. Un mantra su cui verranno costruite le nuove direttrici di crescita. «Si tratta di sei pilastri – ha esordito Enrico Vanin, amministratore delegato Aon spa e Aon Hewitt risk & consulting – e a partire dal primo, i rischi, guarderemo con maggiore attenzione alla consulenza e alla gestione dei sinistri, segmento sul quale, tra l’altro, stiamo studiando con Bain & Company un progetto molto importante».
A seguire gli altri pilastri saranno retirement, con la progettazione di piani previdenziali (e in questo senso Aon sta per rilasciare un fondo assicurato da default in caso di crisi con base in Benelux), l’health, con la gestione e l’ottimizzazione dei piani sanitari delle aziende e infine il talent, con le migliori pratiche per trattenere e far crescerei talenti in azienda.
Tutto questo sarà supportato da due comparti chiave: il data analytics – che di fatto fornirà ai clienti informazioni utili a compiere scelte strategiche – e il capital, ossia il settore che grazie all’accesso ai mercati di capitali alternativi punta a massimizzare il valore delle imprese.