Il gruppo assicurativo olandese ha chiuso il periodo con un risultato operativo ante imposte di 535 milioni di Euro, in rialzo del 23% rispetto a quanto registrato dopo il secondo trimestre 2017. Su base semestrale la crescita è del 14% a 1,02 miliardi. Ottime indicazioni anche da utile netto (a 529 milioni nel secondo trimestre e a 907 milioni dopo il primo semestre) e vendite complessive (+42% a 3,94 miliardi nel periodo aprile-giugno e +25% a 7,88 miliardi nel semestre)
Risultati trimestrali superiori alle attese per il gruppo assicurativo olandese Aegon (nella foto, il CEO Alex Wynaendts), i cui conti hanno beneficiato soprattutto del miglioramento delle performance in tutte le divisioni operative e dei profitti collegati alla cessione di una serie di attività statunitensi in regime di run-off (i portafogli assicurativi inattivi, nei quali la gestione è limitata ai contratti in corso). Il risultato operativo ante imposte è salito del 23% a 535 milioni di Euro su base trimestrale (le previsioni medie degli analisti erano posizionate attorno a 505 milioni) e si incrementa del 14% a 1,02 miliardi da inizio anno.
Buone indicazioni anche dall’utile netto, che ammonta a 529 milioni di Euro dopo il primo trimestre ed a 907 milioni alla fine dei primi sei mesi. Il risultato 2016 (perdita netta di 385 milioni nel solo secondo trimestre) era stato influenzato negativamente dalla perdita contabile generata dalla cessione del portafoglio Vita nel Regno Unito.
Molto positivi, infine, gli indicatori relativi alle vendite complessive, in rialzo del 42% a 3,94 miliardi di Euro su base trimestrale e del 25% a 7,88 miliardi dopo il primo semestre. E’ invece diminuita la nuova produzione Vita (-8% a 224 milioni), mentre ha registrato una crescita del 2% a 230 milioni di Euro la nuova produzione Danni / Salute (anche per favorevoli effetti valutari).
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Aegon – Presentazione risultati secondo trimestre 2017 (in inglese)
