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Osservatorio ANIMA – GfK, famiglie italiane più ottimiste

Risparmio - Famiglie ImcL’ultima indagine sul risparmio delle famiglie italiane mostra come stia migliorando l’opinione generale sulle prospettive del Paese. Aumenta la progettualità, in particolare fra gli investitori. Crescono la propensione ad investire in prodotti finanziari e la soddisfazione per gli investimenti. PIR: raddoppia la conoscenza, aumenta l’interesse

Secondo quanto rivela l’edizione autunnale* dell’Osservatorio semestrale sul risparmio promosso da ANIMA in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK, le famiglie italiane sono in generale più ottimiste sulle prospettive dell’Italia e di conseguenza più intenzionate ad investire in nuovi progetti, privilegiando quelli di risparmio. Al contempo crescono la preferenza per i prodotti finanziari e anche la soddisfazione per i propri investimenti.

La rilevazione – che si propone di indagare sui comportamenti finanziari delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti – è stata realizzata su un campione di 1.000 adulti “bancarizzati” (cioè titolari di un conto corrente bancario o postale), rappresentativo di circa 43 milioni di individui, fra cui si contano 10 milioni di investitori (cioè possessori di almeno un prodotto di investimento).

Nella seconda parte del 2017, spiegano da ANIMA e GfK, si consolida l’impostazione positiva già riscontrata in primavera, in quanto l’Osservatorio registra un ulteriore miglioramento dell’opinione degli italiani sulle prospettive del Paese: rispetto a marzo di quest’anno, quando il 9% dichiarava di attendersi un miglioramento della congiuntura italiana nell’anno successivo, il dato oggi sale fino a quota 16%. Diminuiscono ancora coloro che si aspettano un lieve peggioramento (dal 17% al 15%) e scendono dal 21% al 13% i pessimisti convinti.

In un contesto domestico in cui i segnali di ripresa cominciano a farsi sentire, le famiglie si dimostrano più disponibili a fare progetti per i prossimi mesi. In particolare, per quanto riguarda il fronte degli investitori, la progettualità raggiunge il massimo storico dal 2012 (primo anno della rilevazione ANIMA – GfK), in quanto dal 60% si passa al 74%. Anche nell’ambito dei bancarizzati si registra un incremento: due punti percentuali in più, dal 47% al 49%.

Guardando poi alle tipologie di progetti si registra una netta crescita per quelli di risparmio (come ad esempio, mettere soldi da parte per imprevisti, accumulare un capitale come riserva per il futuro o per una pensione integrativa ecc.), che passano dal 25% al 31% per i bancarizzati e dal 41% al 53% per gli investitori. I progetti di spesa calano leggermente per i bancarizzati (dal 35% al 32%), mentre nel segmento degli investitori si osserva un leggero incremento (dal 45% al 47%).

Aumenta anche la tendenza ad investire: nel dettaglio, fra i bancarizzati sale dal 31% al 34% la percentuale di chi ha intenzione di investire, mentre dal 36% scende al 32% la percentuale di chi dichiara di non avere soldi da investire. Guardando poi alle singole tipologie di investimento, sempre nell’ambito del campione dei bancarizzati, se l’interesse per il “mattone” mantiene una certa stabilità (dal 10% all’11%), si amplia la preferenza per i prodotti di investimento, che cresce dal 22% al 24%.

Anche la soddisfazione per i propri investimenti raggiunge il massimo dalla prima rilevazione ANIMA – GfK del 2012: nell’ambito del segmento degli investitori, la quota di chi si dichiara “molto” o “abbastanza” soddisfatto passa dal 53% al 60%, mentre resta praticamente stabile (dall’8% si passa al 9%) la percentuale di chi è “poco” o “per niente” soddisfatto.

A nove mesi dalla loro introduzione, infine, aumenta la conoscenza nei confronti dei Piani Individuali di Risparmio (PIR): nel segmento degli investitori, se a marzo il 22% riferiva di averne già sentito parlare, adesso la percentuale è salita al 39%. Anche nell’ambito dei bancarizzati, se a marzo soltanto il 13% aveva dichiarato di aver già sentito parlare di questa innovativa opportunità di investimento, ora si sale al 20% del campione. Inoltre, passa dal 20% al 18% per i bancarizzati e dal 39% al 46% per gli investitori, la percentuale di coloro che sarebbero disposti ad “impegnare” per 5 anni una parte degli investimenti al fine di ottenere il beneficio fiscale garantito dai PIR.

Intermedia Channel


* Nota metodologica: L’articolo contiene i risultati della undicesima rilevazione dell’Osservatorio ANIMA – GfK, condotta tra il 25 settembre e l’8 ottobre 2017, su un campione di 1.000 “bancarizzati”, che rappresenta circa 43 milioni di italiani maggiorenni titolari di un conto corrente (ovvero il campione è rappresentativo dell’83% della popolazione italiana). All’interno di questo bacino in Italia si contano 10 milioni di “investitori” risparmiatori. Il questionario prevede domande standard su cui costruire un trend di medio lungo periodo relative ai progetti degli italiani e alle strategie per realizzarli, al possesso attuale e alla soddisfazione per prodotti di risparmio/investimento nonché a prefigurazioni. Il questionario è inoltre costituito da domande non ricorrenti legate all’attualità. La somma dei valori può essere leggermente diversa da 100, per via di arrotondamenti

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