L’Istituto chiede alle compagnie i codici fiscali degli assicurati per verificare i decessi con l’Agenzia delle Entrate e collegarli eventualmente alle polizze Vita dormienti
A seguito dell’indagine sulle polizze Vita dormienti – “e in attesa della auspicata modifica legislativa” che consenta alle imprese di assicurazione di accedere alla istituenda ANPR (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente) – l’IVASS intende offrire, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, un servizio finalizzato ad effettuare una verifica incrociata tra i codici fiscali degli assicurati di polizze potenzialmente dormienti e l’Anagrafe Tributaria, “al solo fine di accertare l’avvenuto decesso dell’assicurato e la relativa data”.
Questo incrocio, spiegano dall’Istituto, consentirà alle imprese di poter attivare la ricerca dei beneficiari.
Al fine di avviare la verifica, attraverso una lettera al mercato inviata nella giornata di ieri, giovedì 14 dicembre, l’IVASS ha chiesto alle imprese di fornire l’elenco dei codici fiscali relativi agli assicurati delle polizze incluse nel perimetro dell’indagine (polizze scadute negli anni 2012-2016 e contratti a vita intera o assimilati in vigore al 31 dicembre 2016), per le quali non siano ancora in grado di verificare l’avvenuto decesso dell’assicurato.
Al fine di ampliare la platea dei beneficiari di polizze dormienti, l’IVASS ha inoltre richiesto alle imprese di trasmettere anche i codici fiscali degli assicurati i cui contratti sono scaduti nel quinquennio precedente all’indagine (2007-2011), che non sono stati liquidati e per i quali le imprese stesse “non hanno certezza della esistenza in vita degli stessi alla scadenza contrattuale”.
I dati dei codici fiscali degli assicurati dovranno essere sottoposti ad un controllo formale prima della trasmissione all’IVASS e dovranno essere inviati /entro il 31 gennaio 2018) all’indirizzo e.mail: [email protected], indicando il nominativo di un referente con i relativi recapiti telefonici.
Una volta ottenute le informazioni dall’Anagrafe Tributaria (previa stipula di apposita convenzione, al momento in corso) l’IVASS restituirà a ciascuna impresa i codici fiscali relativi a persone decedute con l’indicazione della data di morte, nonché i codici fiscali per i quali non è risultato possibile un abbinamento con i dati dell’Anagrafe Tributaria (perché non presenti o errati).
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