La variazione su base annua mostra ancora una diminuzione dell’1,3% a 420 Euro. Sale al 20,3% (+2,5 p.p. nell’ultimo anno, con tendenza al rallentamento) la percentuale di contratti stipulati che comprende la scatola nera
E’ disponibile online il nuovo bollettino statistico IVASS con le informazioni dell’indagine IPER sull’andamento dei prezzi per la garanzia Rc Auto nel terzo trimestre 2017. L’indagine periodica dell’Istituto, avviata nell’ultimo trimestre 2013, contiene informazioni sugli importi dei premi effettivamente pagati per la garanzia Rc Auto dagli assicurati “come rilevati da un campione di contratti di durata annuale per la copertura di autovetture ad uso privato”, sulle principali componenti che concorrono alla determinazione del prezzo finale (ovvero la fiscalità, gli sconti sul prezzo di listino e le provvigioni corrisposte agli intermediari) e sulle principali clausole contrattuali.
In sintesi, dall’indagine è emerso che il premio medio per la garanzia Rc Auto rilevato nel corso del terzo trimestre è pari a 420 Euro; il 50% degli assicurati paga meno di 378 Euro. I prezzi mostrano segnali tendenziali di rialzo: se a livello annuale si riscontra ancora una diminuzione del premio medio (-1,3%), su base trimestrale gli indicatori evidenziano un aumento del 2% per il premio medio e dell’1,7% per il premio mediano.
A fine settembre 2017, le province con i prezzi più elevati sono Napoli (637 Euro) e Prato (616), seguite da Caserta, Pistoia, Reggio di Calabria, Firenze, Crotone, Massa-Carrara e Vibo Valentia, tutti territori in cui il premio medio è superiore a 496 Euro.
L’aumento dei prezzi, segnala l’Istituto, si abbina ad un positivo aumento della loro dispersione che risulta tuttavia limitato ai contratti più costosi (o rischiosi). La dispersione dei prezzi è ampiamente differenziata nel territorio: i prezzi tendono ad essere meno differenziati nelle province meridionali in cui, storicamente, il sistema di Bonus Malus è stato meno efficiente nel catturare la sinistrosità.
La maggiore dispersione dei prezzi riscontrata nelle polizze telematiche sembrerebbe indicare che la scatola nera consente misure più precise dei rischi assicurati che si riflettono positivamente sulla tariffazione: il differenziale di dispersione dei prezzi rispetto ai contratti tradizionali (senza scatola nera) è infatti di oltre tre punti percentuali. Il trend di crescita delle polizze “telematiche” mostra tuttavia segnali di decelerazione: al terzo trimestre 2017, il 20,3% dei contratti prevede una scatola nera; nel corso degli ultimi dodici mesi, i dispositivi che registrano gli stili di guida e/o i chilometri percorsi sono aumentati di 2,5 punti percentuali.
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