L’IVASS ha elaborato i dati inviati dalle imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra SEE riguardanti lo stato del contenzioso, civile e penale, in essere nel periodo 2010-2016. I dati non comprendono le cause pendenti riguardanti i sinistri delle compagnie poste in liquidazione coatta amministrativa, i sinistri gestiti dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada e il contenzioso penale relativo all’attività antifrode.
Il contenzioso, ricorda l’IVASS, di fatto penalizza gli assicurati e i danneggiati “e deriva da una significativa conflittualità nel settore dell’assicurazione obbligatoria Rc auto per controversie concernenti la liquidazione dei sinistri, l’attribuzione della responsabilità, la quantificazione del danno, ovvero, rifiuti da parte delle imprese a concedere l’accesso agli atti del fascicolo del sinistro trattato”.
La durata eccessiva dei processi determina da un lato forti disagi per i danneggiati e, dall’altro, una lievitazione dei costi. L’attenzione dell’Istituto sul contenzioso RCA “è anche dovuta al fatto che esso costituisce una significativa area di rischio dell’impresa danni, la cui riduzione è presupposto imprescindibile per il contenimento del fabbisogno tariffario”.
Alla fine del 2016 le cause pendenti civili e penali, in ogni grado di giurisdizione, sono pari a 247.338, in calo del 18,3% rispetto al 2010. Nonostante il calo in valore assoluto, la frequenza del numero delle cause sui sinistri a riserva è in progressivo aumento, passando dal 18,2% del 2010 al 21,4% del 2016. Il numero dei sinistri riservati in causa sui sinistri denunciati nell’esercizio si attesta nel 2016 al 9,8%, una percentuale molto elevata rispetto agli esercizi precedenti (6,5% in media nel periodo 2007-2009).
Al 31 dicembre 2016, nel dettaglio:
- il numero complessivo delle cause civili pendenti è pari a 244.914 (-5,7% rispetto al 2015); le cause penali sono 2.424;
- le cause civili pendenti segnano un picco del 20% (48.928 cause) con riferimento ai sinistri accaduti nel 2014, in corrispondenza del termine prescrizionale (due anni) previsto per la richiesta di risarcimento;
- l’importo a riserva per tutte le cause pendenti è pari a 6,85 miliardi di Euro, con un peso del 35% della riserva sinistri complessiva dei rami Rc auto e natanti, mentre per quelle riferite agli anni precedenti l’incidenza è del 48%;
- il riservato medio è pari a 24.717 Euro per le cause civili di I grado e 45.526 Euro per quelle di II e III grado. La crescita nel tempo del riservato medio per le cause, ricorda l’IVASS, “fornisce evidenza dell’aumento dei costi dei sinistri, che intuitivamente influenza il processo di tariffazione”.
Nel corso del 2016, il numero delle cause civili di I grado chiuse presso il Giudice di Pace e il Tribunale rappresenta rispettivamente il 41% e il 29% delle cause gestite; le cause di II grado chiuse costituiscono un quarto di quelle gestite. La differenza tra le cause civili promosse e chiuse evidenzia un saldo pari a -13.040 cause.
Il contenzioso penale, infine, pur se riferito ad un numero molto contenuto di cause, presenta un importo a riserva al 31 dicembre 2016 di 535 milioni di Euro e tempi lunghi di chiusura delle cause (frequenza pari al 28% per le cause relative a sinistri con anno di avvenimento anteriore di cinque anni).
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