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CNP Partners, quali chiavi per un approccio innovativo alla pianificazione finanziaria delle famiglie italiane

CNP Partners - Tavola rotonda Salone del Risparmio 2018 Imc

Secondo quanto è emerso dalla tavola rotonda organizzata dalla società del gruppo CNP Assurances durante il Salone del Risparmio 2018, servono consulenza personalizzata, equilibrio dinamico fra protezione e investimento e coinvolgimento dei giovani

“Rispondere alle esigenze di consulenza a tutto tondo delle famiglie italiane e facilitare il passaggio di competenze fra le generazioni”: è questa l’opportunità di evoluzione dell’industria finanziaria italiana delineata nel corso della tavola rotonda Un approccio innovativo alla pianificazione finanziaria delle famiglie promossa da CNP Partners, la società del Gruppo CNP Assurances attiva in Italia nei settori del risparmio e della protezione della persona, nell’ambito del Salone del Risparmio 2018.

All’incontro, moderato da Jolanda De Rienzo (giornalista televisiva di Sportitalia), hanno partecipato i relatori Alessandra Dragotto (Research Director di SWG), Marco Liera (fondatore e direttore di YouInvest), Ignazio Rocco di Torrepadula (fondatore e amministratore delegato di Credimi), Marco Fiumanò (Chief Commercial Office CNP Partners) e Marco Romani (Head of Investment Advisory CNP Partners).

Il dibattito ha preso spunto dallo studio realizzato da SWG su un campione di 1.000 persone, di età compresa fra i 35 e i 70 anni (responsabili o corresponsabili delle decisioni finanziarie delle famiglie) da cui è emerso che la maggioranza degli italiani, pur preoccupati (per l’81%) dalla possibilità di non riuscire a mantenere lo stesso tenore di vita in futuro, non investe in prodotti di risparmio e, qualora investa, ha come obiettivo prioritario la protezione del capitale (27% del campione), più che la protezione del reddito (18%) o la crescita del capitale (17%).

La propensione ad una gestione “fai da te” (dichiarata dall’80% degli intervistati) porta inoltre a rinunciare al supporto dei consulenti finanziari, ritenuto invece fondamentale dal 74% di coloro che se ne avvalgono per definire una pianificazione finanziaria che risponda alla esigenze della famiglia nel tempo. Lo studio ha inoltre rivelato che il 58% degli investitori non coinvolge i figli – o solo in maniera marginale – nelle decisioni d’investimento, con ciò impedendo un passaggio graduale di competenze che può rivelarsi rischioso per il futuro.

La situazione attuale,  secondo l’opinione di Liera, è in realtà un’opportunità per l’industry finanziaria: “I consulenti oggi hanno la possibilità di ricoprire il ruolo di veri e propri “life planner” delle famiglie italiane: possono cioè essere proattivi nell’aiutarle a gestire in maniera dinamica la pianificazione globale degli investimenti, coinvolgendo e tendendo conto delle esigenze anche dei figli, in modo da contribuire ad un passaggio generazionale di competenze che è fondamentale per la sopravvivenza dell’industria stessa”.

Fiumanò ha sottolineato che la pianificazione finanziaria, in particolar modo se focalizzata sulle esigenze dei giovani, deve certamente combinare soluzioni di investimento e di protezione: “Gli strumenti di protezione, in particolare, hanno un ruolo chiave di boost agli investimenti, poiché consentono di liberare liquidità, ad oggi troppo spesso bloccata sui conti correnti in un ruolo inefficiente di “auto-protezione”, e che invece deve essere investita per la costruzione del patrimonio finanziario, dei singoli e delle famiglie. Da questo punto vista la combinazione delle soluzioni di investimento e di protezione nel financial planning può rappresentare un’opportunità molto importante per i consulenti di creare un modello di relazione nuovo e più completo con i loro clienti”.

Ignazio Rocco di Torrepadula ha descritto la sua esperienza di creazione di un nuovo modello di business, il cui successo è legato alla combinazione di relazione personale con il cliente e utilizzo efficiente della tecnologia: “L’uso della leva tecnologica, in aggiunta alla consulenza, nell’industria finanziaria è importante oggi non solo per garantire la massima efficienza delle operazioni, ma anche per rispondere alle aspettative di clienti ormai abituati ad utilizzare piattaforme tecnologiche in tutti gli aspetti della loro vita, non solo lavorativa, e che riconoscono alla tecnologia un ruolo fondamentale nel garantire trasparenza e accesso alle informazioni, anche a supporto delle scelte d’investimento”.

Romani, infine, ha evidenziato come mai come oggi la complessità del contesto di riferimento renda necessaria lo sviluppo di nuovi approcci da parte degli operatori finanziari: “CNP Partners ha costruito in questi anni un posizionamento distintivo sul mercato, non come “fabbrica prodotto” ma come provider di servizi ai propri clienti, con un focus marcato sulla flessibilità e sull’innovazione. Questo approccio ci ha consentito di essere i primi a offrire in Italia un prodotto multiramo a vita intera, costruito in base alle esigenze dei clienti, e ad essere ancora a lanciare nel 2017 il primo PIR assicurativo. Oggi la nostra offerta si arricchisce con un’ampia gamma di fondi SRI ed ETF, puntando a coinvolgere anche un target di investitori più giovani, rispecchiando anche nella gestione finanziaria la loro attenzione ai temi dell’efficienza e della sostenibilità”.

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