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Studio Allianz Research, l’80% della crescita globale sui mercati assicurativi viene dai Paesi emergenti

Mondo - Informazioni - Interscambio Imc

Secondo le proiezioni della divisione di ricerca del gruppo assicurativo tedesco, i premi assicurativi globali sono cresciuti nel 2017 del 3,7% a 3,66 trilioni di Euro. Attività Danni in aumento del 5%, quasi il doppio del Vita. Nei prossimi anni, i premi dovrebbero ritornare ai livelli pre-crisi e la Cina diventare il maggior mercato mondiale. L’Italia si posiziona al 15° posto con premi totali per 130 miliardi

Secondo le proiezioni di Allianz Research, divisione di ricerca del gruppo Allianz, il volume globale dei premi assicurativi ha raggiunto lo scorso anno il nuovo record di 3,66 trilioni di Euro (escluso il segmento Salute). Rispetto al 2016, l’incremento nominale, tenuto conto degli effetti dei cambi, è stato pari al 3,7%.

Sebbene il tasso di crescita della raccolta premi sia stato lievemente superiore rispetto all’anno precedente (+2,9%), è risultato inferiore alla crescita dell’attività economica (+5,9% crescita nominale) per il secondo anno consecutivo. La penetrazione assicurativa (premi in rapporto al prodotto interno lordo) è pertanto scesa al 5,5%, il livello più basso degli ultimi 30 anni. All’inizio del millennio, prima della grande crisi finanziaria, questo dato era in media superiore di oltre un punto percentuale.

“Ci troviamo in una situazione paradossale – ha commentato Michael Heise, Chief Economist di Allianz –. Da una parte, i rischi nel mondo sono in costante aumento – basti pensare ai cambiamenti climatici, ai trend demografici, al cyber o al quadro politico – ma, dall’altra parte, le persone nel mondo spendono una percentuale inferiore dei propri redditi in protezioni assicurative. Uno sforzo importante e congiunto da parte della politica e del settore è necessario per colmare questo ‘gap di protezione’”.

Il segmento Danni ha determinato l’evoluzione del mercato nel corso del 2017. Con un incremento del 5%, non soltanto è cresciuto quasi il doppio rispetto al segmento Vita, ma ha anche registrato la crescita più elevata dal 2012. Complessivamente, tutte le aree geografiche hanno contribuito al positivo sviluppo dei premi; il divario di crescita tra le economie in sviluppo e i mercati maturi rimane tuttavia importante: mentre i premi nei paesi emergenti sono cresciuti dell’11,6%, i mercati maturi delle economie industrializzate sono risultati in crescita solo del 3,5%.

L’Europa Occidentale evidenzia un trend significativamente inferiore a questo livello: la crescita dei premi nel 2017 è stata solo del 2% (comunque il secondo valore più alto dal 2007); nell’anno precedente, i mercati della regione avevano registrato un tasso di crescita zero. L’Italia, in particolare, nel 2017, con 130 miliardi di euro di premi totali (-2,7%), si colloca al 15° posto nella graduatoria dei paesi per premi pro capite (2.190 Euro), due posizioni al di sopra la Germania. In dettaglio, nel nostro Paese i premi Danni si sono attestati lo scorso anno a 31,4 miliardi (+0,1%) e i premi Vita a 98,6 miliardi (-3,6%). Il mercato tedesco, grazie alla robusta crescita economica, ha registrato le migliori performance negli ultimi due anni: +3%, contro il +1,7% dell’anno precedente.

A livello globale, la crescita significativamente inferiore nel segmento Vita nel 2017 (+2,8%) è principalmente dovuta al debole andamento nell’Europa Occidentale, dove viene originato quasi il 30% dei premi globali. Dopo la contrazione del 2,2% nel 2016, nel 2017 i volumi sono rimasti invariati. Alla fine dello scorso anno, la raccolta premi nell’area è stata quasi del 5% al di sotto del livello massimo pre-crisi del 2007; durante questo periodo, la penetrazione assicurativa è diminuita dal 5,6% al 4,4%.

“Sebbene i mercati assicurativi Vita siano stati significativamente più volatili negli ultimi anni, il trend è chiaro e non positivo – ha commentato Michaela Grimm, economista di Allianz Research –. Nonostante i cambiamenti demografici indichino sempre più chiaramente la necessità di accantonamenti privati, il trend dei risparmi a lungo termine è evidentemente in calo. La severa crisi economica in molti Paesi europei è stato sicuramente il fattore determinante. Ma la politica di bassi tassi d’interesse della Banca Centrale Europea ha certamente giocato un ruolo. È pertanto giunto il momento di uscire dalla “modalità crisi”, nell’interesse delle nuove generazioni, che saranno ancor più dipendenti dagli accantonamenti previdenziali privati in età avanzata, rispetto all’attuale generazione di pensionati”.

Anche altre economie avanzate hanno registrato una riduzione dei premi nel 2017: per esempio, l’Australia (-18,2%), il Giappone (-11,3%) e la Corea del Sud (-4,9%). Complessivamente, i premi Vita nei Paesi industrializzati hanno registrato una contrazione dello 0,5%.

I paesi emergenti, al contrario, hanno visto crescere i premi totali del 17,2%. Un Paese si è distinto in particolare: la Cina. Su un incremento totale di circa 60 miliardi di Euro sui premi Vita, circa l’80% è arrivato dal mercato cinese. Considerando sia i Danni sia il Vita, lo scorso anno la crescita globale dei premi si è attestato a livello mondiale poco al di sotto di quota 130 miliardi di Euro. I mercati emergenti hanno rappresentato quasi l’80% dell’incremento, con un peso pari ai due terzi attribuibile alla Cina.

Allianz Research prevede che i mercati assicurativi continueranno la ripresa in futuro. Dopo che l’aumento dei premi globali ha deluso durante la crisi, con una crescita nominale annua di poco più del 3%, l’incremento dei volumi dovrebbe accelerare a circa il 6% nel prossimo decennio, raggiungendo quasi il ritmo pre-crisi. Il trend, secondo gli economisti del gruppo assicurativo tedesco, riflette principalmente il ritorno dell’economia globale a condizioni normali di crescita e di inflazione.

Questo sviluppo è atteso in maniera più pronunciata nei Paesi industrializzati, in particolare nell’Europa Occidentale: dopo un decennio di crescita vicino allo zero, i premi dovrebbero ricominciare a crescere in futuro a un tasso medio di poco inferiore al 3,0% annuo. In Italia, in particolare, si attende uno sviluppo del mercato assicurativo del 2,1% annuo per il prossimo decennio.

Analizzando i trend globali attesi nei singoli segmenti di attività, il Vita (+6,4% annuo) dovrebbe registrare una crescita superiore rispetto ai Danni (+5,4% annuo). Continuerà, allo stesso tempo, la crescita di peso nei volumi complessivi apportata dai mercati emergenti. Alla fine del decennio 2020, circa il 40% dei premi globali sarà originato dai Paesi emergenti; dieci anni fa, il loro peso
era ancora al di sotto del 10%.

E al vertice della graduatoria dei principali mercati si assisterà a uno storico cambio della guardia: la Cina supererà gli Stati Uniti quale maggior mercato assicurativo mondiale. Gli Stati Uniti dominano la classifica attuale: con 1,1 trilioni di Euro (equivalenti a poco meno del 30% dei premi mondiali), gli USA sono ancora il più grande mercato assicurativo, ben distanziando la Cina, al secondo posto con circa 420 miliardi di Euro.

“Le previsioni a lungo termine sono al momento particolarmente difficili, in quanto si stanno verificando cambiamenti fondamentali sui mercati assicurativi – ha osservato Kathrin Brandmeir, economista di Allianz Research –. Tuttavia, dal nostro punto di vista la disruption offre grandi opportunità. Grazie alle nuove tecnologie, le coperture assicurative possono divenire accessibili e tangibili per più persone nel mondo, e i prodotti assicurativi essere più attrattivi. Se riusciremo a riportare l’entusiasmo dei clienti sulle soluzioni assicurative a livelli pre-crisi, i premi potrebbero aumentare di circa 1 trilione di euro alla fine del prossimo decennio rispetto allo scenario base delle nostre previsioni”.

Intermedia Channel


Allianz Global Insurance Map (mappa interattiva, in inglese)

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