Secondo quanto emerge dai risultati di un sondaggio rappresentativo commissionato dal gruppo assicurativo elvetico e condotto dall’istituto LINK in Svizzera, Francia, Germania, Austria e Gran Bretagna, solo il 46% degli intervistati è ottimista per quanto riguarda la propria situazione finanziaria attuale. La maggior parte delle persone teme di non avere denaro a sufficienza in età avanzata (42%). Appena un terzo degli intervistati ha fiducia, peraltro limitata, nei sistemi previdenziali statali: tre intervistati su quattro si vedono obbligati a investire nella previdenza per la vecchiaia. Oltre l’80% è pronto a modificare il proprio stile di vita attuale per poter mantenere lo standard di vita desiderato in età avanzata: una buona metà sarebbe pronta a mettere da parte di più e il 40% ad andare più tardi in pensione. I millennial sono i più scettici a riguardo: tre quarti circa della generazione più giovane non ha alcuna idea di quale sarà la propria situazione finanziaria in età avanzata, con l’aggravante che un terzo del campione sondato non sa neppure a chi rivolgersi per ottenere informazioni
Secondo quanto emerge dai risultati di un sondaggio rappresentativo* commissionato dal gruppo assicurativo Swiss Life e condotto dall’istituto LINK in Svizzera, Francia, Germania, Austria e Gran Bretagna in occasione della recente Giornata mondiale del risparmio, si riscontra un certo pessimismo per quanto riguarda la situazione finanziaria a livello personale.
Solo il 46% degli intervistati ha infatti dichiarato di sentirsi tranquillo a questo riguardo, sebbene vi siano marcate differenze nel campione sondato dei diversi Paesi interessati dall’indagine: il 65% degli svizzeri intervistati ha dichiarato di sentirsi tranquillo per quanto riguarda le proprie finanze contro il 27% di persone preoccupate. Il livello di tranquillità finanziaria in Austria (48%), Germania (44%) e Gran Bretagna (41%) è invece decisamente più basso, con una punta massima di preoccupazione in Francia, dove non raggiunge il 32% e si registra contemporaneamente una percentuale del 53% di persone in affanno per la propria situazione finanziaria.
Alla domanda relativa alla causa di questa inquietudine, il 42% ha risposto di temere di non avere denaro a sufficienza in età più avanzata, una fonte di preoccupazione dominante anche tra i più giovani. Con il 32%, segue chi dichiara di avere attualmente una fiducia limitata nei sistemi previdenziali statali. La propria salute viene nominata solo al terzo posto dai partecipanti al sondaggio (30%).
Tre quarti degli intervistati ritiene di essere responsabile in prima persona della previdenza per la vecchiaia; la percentuale maggiore (86%) è registrata in Svizzera (78% in Gran Bretagna, 71% in Francia, 70% in Germania e 69% in Austria). Il 44% ritiene che sia invece lo Stato ad essere responsabile. Per quanto riguarda la pianificazione della previdenza, solo il 48% è persuaso che, grazie a quanto investito finora nella propria previdenza, avrà a disposizione sufficienti risorse finanziarie in età più avanzata. Per quanto riguarda la salvaguardia dello standard di vita desiderato in età avanzata, infine, tutte le generazione sono pronte ad adeguare il proprio stile di vita attuale e investire di più nella previdenza. Le misure più diffuse sono risparmiare di più (52%), andare più tardi in pensione (40%) e investire i risparmi (36%).
«La tranquillità data dalla propria situazione finanziaria rappresenta per l’uomo il presupposto fondamentale per vivere in piena libertà di scelta – ha affermato Patrick Frost, CEO del gruppo Swiss Life: –. I risultati del sondaggio evidenziano che le persone sono preoccupate dei mezzi finanziari che avranno a disposizione in età avanzata e la fiducia nutrita nei sistemi previdenziali statali è contenuta. Gli intervistati si vedono costretti a fare di più per la propria previdenza»
«La Giornata mondiale del risparmio è oggi più attuale che mai: l’importanza della previdenza personale continuerà a crescere di pari passo al cambiamento demografico – ha aggiunto Frost –. La crucialità della tematica è nota a tutti; tanto è vero che è fonte di preoccupazione. In questo ambito Swiss Life vuole assumere il proprio ruolo all’interno della società e la propria responsabilità e sostenere le persone a vivere secondo le proprie scelte».
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* Informazioni sul sondaggio: su incarico di Swiss Life, l’istituto LINK ha condotto uno studio tra il 5 e il 13 aprile 2018 sul tema «Tranquillità finanziaria». Nel sondaggio online sono state intervistate complessivamente 4 157 persone provenienti da Svizzera (838), Germania (830), Francia (830), Austria (829) e Gran Bretagna (830) in età compresa tra i 18 e i 79 anni. Per ogni Paese il gruppo di intervistati era composto per un quarto da ciascuna delle seguenti generazioni: millennial (18-35 anni), generazione X (36-50 anni), baby boomer (51-65 anni) e veterani (66-79 anni). Si tratta di uno studio rappresentativo