EIOPA (l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) ha recentemente pubblicato il primo rapporto annuale European Insurance Overview, basato sui dati annuali Solvency II relativi a dicembre 2017.
Secondo quanto emerge dal report, i cui risultati principali sono contenuti nell’ultimo ANIA Trends, nei mercati Vita si osserva per il 2017 un aumento del volume dei premi lordi nella maggior parte dei Paesi; aumento trainato principalmente dalla forte crescita nei comparti linked (+45%). Queste ultime rappresentavano anche la principale linea di attività in termini di volume premi, con una quota del 41%, insieme con le linee assicurative con partecipazione agli utili (32%).
Con riferimento alle prime, i maggiori sottoscrittori sono stati il Regno Unito (45%), la Francia (11%), l’Irlanda (10%) e l’Italia (9%), mentre nelle linee di business con partecipazione agli utili, il 32% dei premi era relativo a polizze sottoscritte in Francia, il 23% in Italia ed il 21% in Germania.
Anche relativamente ai mercati Danni, si è registrato nel 2017 un aumento della raccolta premi nella maggior parte dei paesi. L’incremento è stato tuttavia limitato al settore aeronautica, aviazione e trasporti (+14%), spese legali (+5%), “income protection” (+21%), Rc auto (+13%) e spese mediche (+7%). Le principali linee di attività in termini di quota di volume premi sono state: assicurazioni incendio e altri danni ai beni (24%), spese mediche (20%) ed Rc auto (16%). Con riferimento alle prime, la quota principale era relativa a polizze sottoscritte in Germania (24%), Regno Unito (21%) e Francia (14%); per le spese mediche, 36% in Olanda, 32% in Francia; quanto alla raccolta premi per il ramo Rc auto, i principali sottoscrittori sono stati gli assicurati tedeschi, (21%), britannici (12%), italiani (10%) e francesi (10%).
Per quanto riguarda i livelli di patrimonializzazione, l’SCR ratio aggregato è risultato pari al 220% mentre l’SCR mediano è superiore al 200% per quasi tutti i Paesi. Il rischio di mercato è risultato il principale modulo di rischio, con un peso sull’SCR compreso tra il 25% e l’80% per tutti i paesi.
In termini di effetto delle misure LTG (Volatility Adjustment o Matching Adjustment) sull’SCR il Regno Unito ha registrato nel 2017 l’impatto maggiore, pari a 71 punti percentuali (passando cioè da 154% a 83% con l’applicazione o meno delle misure LTG), seguito dall’Olanda (-42 punti) e dalla Danimarca (-39 punti).
L’impatto per le compagnie italiane dell’applicazione del VA sarebbe pari a 6 punti percentuali (da 244% a 238%). La Germania mostra il maggior impatto in termini di misure transitorie, con un calo di 65 punti percentuali, seguito dalla Grecia (-41 punti).
Quanto alla tipologia di asset in cui le compagnie europee hanno investito nel 2017, quasi il 60% degli investimenti è attribuito a obbligazioni governative e societarie (28,7% e 27,7%, rispettivamente). La distribuzione in termini di credit quality step (CQS) è risultata piuttosto eterogenea tra i paesi.
Dai risultati dell’esercizio di Stress Test condotto da EIOPA nel 2018, pubblicati lo scorso 14 dicembre, emerge infine un adeguato livello di capitalizzazione per il mercato assicurativo europeo. Per i quattro gruppi assicurativi italiani l’indice di solvibilità è risultato superiore in media a quello del campione europeo per quanto riguarda la situazione pre-stress, positivo ma inferiore alla media europea con riferimento allo scenario “Yield curve up”, positivo e superiore alla media europea per lo scenario “Yield curve down”, invariato per lo scenario “Nat Cat”.
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