Secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia e ripresi dall’ultimo ANIA Trends, nel terzo trimestre del 2018 il flusso totale di attività finanziarie delle famiglie italiane è stato negativo per 10,3 miliardi di Euro (era stato invece positivo e pari a 9,6 miliardi nel terzo trimestre del 2017), mentre il flusso delle passività ha contribuito negativamente per circa due miliardi (-6,4 miliardi tra luglio e settembre 2017).
(*) garanzie standard: accantonamenti effettuati da un garante – AP e società finanziarie – in previsione di pagamenti per coperture di garanzie da loro emesse
Il risparmio finanziario delle famiglie italiane tra luglio e settembre 2018 (la differenza tra flusso lordo di attività e passività) è stato quindi negativo e pari a circa -8,4 miliardi di Euro, mentre è stato positivo e pari a 16 miliardi nello stesso periodo dell’anno precedente.
Questo valore, evidenziano dall’ANIA, è stato determinato da vendite dei titoli azionari e partecipazioni (-14,5 miliardi) e dei titoli a medio/lungo termine (-4,9 miliardi). A fornire contributo positivo sono stati principalmente l’aumento di biglietti, monete e depositi a vista presso istituzioni finanziarie monetarie (+7,5 miliardi) e i flussi verso riserve tecniche vita e pensionistiche, TFR e garanzie standard (+3.134 miliardi).
Sulla base dei dati elaborati dall’Associazione delle imprese assicurative, risulta inoltre che nel terzo trimestre 2018 il flusso netto del settore assicurativo Vita è stato pari a 8,4 miliardi, raddoppiato (+105,4%) rispetto all’analogo periodo del 2017. L’andamento dei flussi è stato determinato in particolare dall’aumento del volume dei premi contabilizzati (+6,7%, per un importo di 23,5 miliardi) e dalla diminuzione del totale onere sinistri (-15,8%, 15,1 miliardi).
Dal punto di vista delle consistenze finanziarie, infine, risulta che le riserve matematiche del comparto sfioravano quota 686 miliardi, il 16,2% del totale delle attività finanziarie. Il dato è coerente con il valore calcolato dalla Banca d’Italia.
Intermedia Channel
N.B.: la tabella contenuta nell’articolo è stata elaborata e realizzata dall’Ufficio Studi ANIA a corredo della pubblicazione ANIA Trends 1/2019