L’ANIA ha recentemente riattivato la rilevazione sul monitoraggio degli investimenti effettuati dal settore assicurativo anche al fine di valutare gli eventuali effetti delle plusvalenze e minusvalenze latenti sul portafoglio complessivo. Come riporta l’associazione delle imprese assicurative nell’ultimo ANIA Trends, l’indagine rileva essenzialmente le varie forme di investimento per le sole polizze di Classe C (si escludono quindi gli investimenti relativi alle polizze linked e ai fondi pensione, cosiddette di classe D). I dati sono valutati secondo i principi contabili nazionali.
I risultati sono stati stimati sulla base di un campione di circa il 90% del settore (in termini di investimenti) e si riferiscono quindi alla totalità del mercato. Alla fine del mese di marzo 2019, il valore corrente dello stock di investimenti per la Classe C, si stimava sfiorasse i 690 miliardi. Di questi, quasi l’87% (circa 600 miliardi) è relativo al settore Vita mentre solo il restante 13% è relativo al settore Danni (poco più di 90 miliardi). Considerando entrambi i settori, il 53% è stato impiegato in investimenti di natura durevole mentre il restante 47% in investimenti non durevoli.
Nel complesso il saldo tra plusvalenze e minusvalenze latenti a fine marzo 2019 è stato positivo e sfiorava i 40 miliardi di Euro: quasi 33 miliardi erano riferibili al comparto Vita e 6 miliardi a quello Danni; circa il 60% dell’entità del saldo (per 23 miliardi) derivava dai titoli di Stato (per la quasi totalità allocabile nel comparto Vita), il 15% (oltre 6 miliardi) derivava da investimenti in azioni e un ulteriore 15% in obbligazioni.
Il grafico qui sopra evidenzia come il saldo tra le plusvalenze e le minusvalenze latenti di marzo 2019 siano in netto miglioramento rispetto al saldo registrato a fine dicembre 2018 (22 miliardi di Euro) ma, soprattutto, rispetto a ottobre 2018 (meno di 13 miliardi). Questo andamento, spiegano dall’ANIA, è coerente con l’andamento dello spread BTP-Bund (passato da 305 a 255 punti base) e ancor più con l’andamento evidenziato nello stesso periodo dal valore del rendimento del BTP decennale italiano, sceso da 3,4% a fine ottobre 2018 a 2,7% a fine anno 2018 e, infine, a 2,5% a fine marzo 2019. In cinque mesi il rendimento è complessivamente diminuito del 27%.
Sempre in riferimento ai soli titoli di Stato, i dati evidenziano un trend nel saldo delle plus e minusvalenze latenti analogo a quello del totale investimenti: a fine marzo 2019 il saldo era positivo per circa 23 miliardi di Euro, quasi quadruplicato rispetto al valore che si registrava a fine ottobre 2018 (quando era pari a 6,1 miliardi).
Qui sotto, infine, l’andamento del saldo fra plus e minusvalenze per gli altri investimenti di Classe C.
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N.B.: le tabelle contenute nell’articolo sono state elaborate e realizzate dall’Ufficio Studi ANIA a corredo di ANIA Trends – Maggio 2019