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Rami Vita, flussi netti in calo annuo di oltre il 20% dopo il primo trimestre 2019

Raccolta premi Imc

Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto trimestrale ANIA Trends Flussi e Riserve Vita, nei primi tre mesi del 2019 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato Vita in Italia (lavoro diretto svolto da imprese italiane ed extra-UE) è stato pari a 6,5 miliardi di Euro, in calo del 21,8% rispetto al primo trimestre 2018. Il risultato, evidenzia il documento periodico del Servizio Attuariato, Statistiche e Analisi Banche Dati di ANIA, è frutto del lieve aumento del volume dei premi, – principalmente dovuto alla raccolta positiva di ramo I che ha compensato quella negativa di tutti gli altri rami – e dalla crescita significativa del totale onere sinistri, derivato principalmente dagli importi per scadenze e rendite maturate di ramo I.

Analizzando gli andamenti nei singoli trimestri, il flusso netto realizzato nel primo trimestre 2019 è tuttavia superiore a quello registrato negli ultimi tre mesi del 2018, grazie soprattutto al contributo positivo del ramo I.

Nel primo trimestre 2019 il volume dei premi contabilizzati è stato pari a 27,2 miliardi di Euro, in aumento dello 0,5% rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente. L’88% dei premi è stato generato dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in crescita del 2% rispetto al primo trimestre 2018. L’ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l’82% da premi unici (stazionari rispetto ai primi tre mesi del 2018) e per il restante 18%
da premi periodici, di cui il 4% sono premi di prima annualità (in aumento dello 0,6%) e il 14% premi di annualità successive (+3,1%).

L’ammontare complessivo delle uscite trimestrali è risultato in aumento del 10,3% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e pari a € 20,7 miliardi di Euro, il valore più alto degli ultimi dieci anni. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 52% dei pagamenti complessivi (63% nel primo trimestre 2018) e in calo del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno raggiunto un’incidenza pari al 35% delle uscite totali, a fronte di un ammontare in forte aumento (+60,9%, determinato essenzialmente da un numero circoscritto di imprese) rispetto ai primi tre mesi del 2018. Il restante 13% è costituito invece dagli importi dei sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita, che hanno registrato un incremento annuo del 12,2%.

Le riserve tecniche vita alla fine del primo trimestre 2019 sono state pari a 700,6 miliardi di Euro, in aumento del 5,3% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e del 2,4% rispetto alla fine del trimestre precedente. In particolare, spiegano dall’ANIA, il 73% delle riserve complessive di fine anno deriva da impegni assunti nel ramo I, mentre il 21% fa riferimento a polizze di ramo III. La variazione dello stock delle riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2018 è stata pari a 16,4 miliardi, dieci in più rispetto al saldo tecnico del settore Vita, differenza principalmente dovuta alla rivalutazione delle masse gestite di ramo III.

Analisi di dettaglio dei principali rami (I, III e V) e dei prodotti ibridi

Nel primo trimestre 2019 il ramo I ha registrato un flusso netto positivo pari a 5,8 miliardi di Euro (di cui circa l’80% generato dalla quota di ramo I delle polizze multiramo), con un incremento annuo dell’11,7% e più che raddoppiato rispetto agli ultimi tre mei del 2018.

Questo risultato, evidenziano dall’ANIA, è stato determinato dall’incremento del 14,5% della raccolta premi, pari a 20 miliardi (di cui l’82% a premio unico), a fronte di un aumento più consistente registrato dalle uscite (+15,7%), che raggiungono quota 14,2 miliardi, di cui il 47% rappresentato da riscatti e altri rimborsi e il 39% da scadenze e rendite rimborsate (più che raddoppiate rispetto al I trimestre 2018). L’incidenza dei premi di nuova produzione è pari all’89%, superiore di quattro punti percentuali rispetto a quella dei primi tre mesi dell’anno precedente. Gli oneri pagati hanno rappresentato il 2,8% delle riserve del ramo.

Relativamente al ramo III, la raccolta netta nei primi tre mesi dell’anno è stata pari a circa 500 milioni di Euro (nonostante i 2 miliardi di saldo tecnico generato dalla sola quota di ramo III delle polizze multiramo), in calo dell’82,7% rispetto al primo trimestre 2018. Il risultato è stato determinato principalmente dalla consistente contrazione annua (-26,5%) registrata dal volume premi (pari a 5,9 miliardi, di cui l’88% collegato a nuovi contratti) e da un discreto aumento delle uscite (+6,1% rispetto al primo trimestre 2018), per un importo pari a 5,4 miliardi, principalmente dovute a riscatti (il 65% del totale oneri). L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato il 3,7% delle riserve del ramo.

Il ramo V, con un volume premi di 655 milioni di Euro (di cui il 92% in premi unici) – il 26% in meno rispetto al primo trimestre 2018 – e con un ammontare di pagamenti pari a 842 milioni (di cui il 54% dovuto a scadenze e rendite maturate), in calo dell’11,6%, ha visto una raccolta netta negativa per 187 milioni; nei primi tre mesi del 2018 la raccolta era negativa per 68 milioni. L’88% del totale premi fa riferimento a nuovi contratti, mentre l’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato il 3% delle riserve del ramo.

Per quanto concerne i prodotti ibridi (multiramo), nei primi tre mesi del 2019 il saldo tra entrate e uscite è stato pari a 6,6 miliardi di Euro, di cui il 70% collegato al ramo I (era invece equidistribuito tra ramo I e ramo III nel primo trimestre 2018), superiore alla raccolta netta complessiva del settore Vita (6,5 miliardi) e in crescita del 16,5% rispetto al flusso netto registrato nello stesso periodo del 2018.

Il volume dei premi contabilizzati ha raggiunto quota 9,4 miliardi (+16,9% rispetto al primo trimestre 2018), di cui 8,4 miliardi sono riconducibili a premi unici e un miliardo a premi periodici. Il 66% è rappresentato da premi di ramo I (+45,2% rispetto al primo trimestre 2018) mentre i premi di ramo III costituiscono il restante 34% (-14,8%). Il volume complessivo delle uscite è stato pari a 2,8 miliardi (+17,9%), il 76% riferibile a riscatti e altri rimborsi, in aumento dell’11,4% rispetto al primo trimestre 2018. Il 56% del totale oneri è generato da polizze di ramo I.

Per quanto riguarda l’andamento delle riserve tecniche, alla fine del primo trimestre 2019 il loro ammontare collegato al ramo I è stato pari a 508,9 miliardi (il 73% del totale), in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una variazione dello stock da inizio anno di 7,2 miliardi, ossia 1,4 miliardi in più rispetto all’afflusso dei premi al netto dei pagamenti.

Relativamente al ramo III, a fronte del già citato flusso netto pari a circa 500 milioni di Euro, la variazione delle riserve da inizio anno è stata invece pari a 8,5 miliardi, per effetto della rivalutazione degli attivi sottostanti alle polizze unit-linked che ha comportato un significativo aumento delle riserve stesse. Alla fine del primo trimestre 2019 lo stock delle riserve è stato pari a 146,3 miliardi (il 21% del totale), in aumento del 6,7% rispetto ai primi tre mesi del 2018.

Il ramo V ha raggiunto invece un ammontare di riserve pari a 28,1 miliardi di Euro (il 4% del totale), in aumento del 2,7% rispetto al primo trimestre 2018, a causa anche della precedentemente indicata raccolta netta negativa per 187 milioni.

Le riserve tecniche dei prodotti multiramo alla fine del primo trimestre 2019 sono state pari a 122,5 miliardi (il 17% del totale), in aumento del 22,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. In particolare, il 60% delle riserve, pari a 73,3 miliardi, fa riferimento al ramo I (+24,1% rispetto al I trimestre 2018) mentre il 40% – pari a 49,2 miliardi – è relativo alla componente di ramo III (+20,8%). La variazione dello stock da inizio anno è stata pari a 10,6 miliardi di Euro, 4 in più rispetto all’afflusso dei premi al netto dei pagamenti, principalmente grazie alla rivalutazione delle masse gestite di ramo III.

Analisi dei premi per canale distributivo

Nel primo trimestre 2019 la principale forma di intermediazione, in termini di volume premi, risulta essere il canale degli sportelli bancari e postali, con un ammontare pari a 17,0 miliardi di Euro (-2,6% rispetto al primo trimestre 2018) e un’incidenza sul totale premi vita del 63%. I rami in cui il canale registra la maggiore incidenza sono il ramo I (65%) e il ramo III (62%), oltre a commercializzare circa il 70% delle polizze multiramo, che nascono come combinazione di entrambi i rami.

Volumi di attività più contenuti invece nel ramo V e nel ramo VI, dove è molto forte la presenza della vendita diretta tramite agenzie in economia, con quote di mercato sui singoli rami rispettivamente pari del 53% e del 41%; nei primi tre mesi dell’anno quest’ultimo canale ha raccolto un ammontare premi pari a 2,5 miliardi (il 9% del totale premi Vita e l’8% dei premi delle polizze di ramo I), con un calo dell’1,1% rispetto al I trimestre 2018.

Il secondo canale di intermediazione per raccolta premi risulta essere quello relativo ai consulenti finanziari abilitati, con una quota di mercato pari al 14% e un volume premi di 3,9 miliardi di Euro (+10,2% rispetto al primo trimestre 2018), prevalentemente relativi a polizze di ramo I (il 62% della raccolta del canale). Le polizze unit-linked rappresentano quasi integralmente la restante quota di mercato del canale (37%) e costituiscono il 24% del volume premi di ramo III.

Il terzo canale di intermediazione risulta essere quello relativo agli agenti, con una quota di mercato pari al 12% e un ammontare di 3,4 miliardi di Euro (+7,2% rispetto al primo trimestre 2018), prevalentemente relativi a polizze di ramo I (il 13% dei premi di tale ramo).

I broker e gli altri canali non tradizionali hanno contabilizzato un volume premi trimestrale complessivo di 474 milioni, di cui oltre i due terzi relativi a polizze di ramo I ed il restante a polizze di ramo V. Le polizze di ramo IV, seppur ancora scarsamente commercializzate in Italia, sono state vendute principalmente da quest’ultimo canale.

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