Un report di S&P segnala un elevato gap tra i costi degli attacchi informatici ($700 mld) e le perdite assicurative ($ 5 mld)
2 settembre 2020 – La cyber insurance è destinata a crescere rapidamente nel prossimo decennio poiché la pandemia covid-19 incoraggia le organizzazioni ad accelerare la loro trasformazione digitale, che inevitabilmente aumenterà le vulnerabilità sistemiche agli attacchi informatici. Lo afferma S&P Global Ratings in un report nel quale sottolinea il persistente elevato gap tra i costi che le aziende sopportano a livello globale per gli attacchi informatici e le coperture assicurative attualmente esistenti. ”Sebbene i costi economici annuali della criminalità informatica superino già i 700 miliardi di dollari, le perdite assicurate per il crimine informatico sono ancora molto ridotte, al di sotto dei 5 miliardi di dollari”, ha affermato Manuel Adam, analista del credito S&P Global Ratings. “Questo indica il potenziale inutilizzato del mercato delle assicurazioni informatiche”.
S&P prevede che il mercato delle assicurazioni informatiche aumenterà in media del 20-30% all’anno nel prossimo futuro, in particolare nelle PMI che hanno una modesta copertura assicurative del cyber risk. Negli Stati Uniti, i tassi di crescita dell’assicurazione informatica per le PMI sono stati più del doppio di quelli di altri segmenti industriali nel 2018 e 2019.
La sottoscrizione del rischio cibernetico pone diverse sfide agli assicuratori. L’accumulo di sinistri all’interno di un portafoglio di assicurazioni informatiche, dato che gli attacchi informatici possono diffondersi rapidamente in tutto il mondo in pochi secondi, può esporre gli assicuratori a elevate perdite finanziarie. Inoltre, calcolare un prezzo adeguato per l’assicurazione informatica è più difficile rispetto ad altri settori di attività, data la natura molto dinamica dei rischi informatici e la crescente sofisticazione della criminalità informatica.
A dispetto di queste difficoltà il ramo del cyber risk si sta rivelando profittevole per le compagnie. In Usa, dove si concentra il 70% del mercato globale della cyber insurance, il loss ratio (rapporto delle perdite sui premi) si è mantenuto intorno al 67% nel periodo 2017-2019, secondo stime del broker Aon. Nei mercati meno sviluppati (Asia, Europa) gli assicuratori sono soliti prezzare l’incertezza applicando premi inizialmente più elevati.
