19 ottobre 2020 – Il giro d’affari della cyber insurance potrebbe raggiungere i $ 20 miliardi (€ 17,1 miliardi) più che raddoppiando gli attuali volumi ($7 miliardi). Lo afferma un report di Munich Re che attribuisce l’ulteriore slancio di un mercato già in crescita all’effetto pandemia. Blocchi e restrizioni ai movimenti per combattere la diffusione del virus hanno fatto sì che gli impiegati ora devono lavorare di più da casa, con le aziende che spostano online alcune delle loro attività.
Ciò ha provocato – riferisce Tech Xplore – un “forte aumento degli attacchi informatici”, secondo Doris Hoepke, membro del consiglio di amministrazione di Munich Re. ”Lo slancio alimentato dalla pandemia derivante dalla digitalizzazione e dalla crescente consapevolezza delle aziende sui rischi informatici – ha aggiunto – possono promuovere ulteriormente un mercato già in forte crescita”.
Secondo un rapporto dell’Interpol pubblicato ad agosto, la pandemia ha spostato gli obiettivi degli attacchi informatici. La relativa mancanza di infrastrutture di sicurezza per il lavoro a domicilio sta spingendo i criminali informatici a “intensificare a propria attività sviluppando modus operandi più avanzati e sofisticati”, ha affermato l’organizzazione mondiale per la lotta alla criminalità.
Munich Re ha aggiunto che la copertura assicurativa “probabilmente diventerà più costosa” poiché i tassi di interesse resteranno a livelli minimi “per il prossimo futuro”, riducendo i redditi da investimento con cui tradizionalmente gli assicuratori sono soliti attenuare i costi delle coperture assicurative.