11 novembre 2020 – L’assicuratore francese Covéa – riferisce Insurance Business Online – è stata condannata dal Tribunale commerciale di Parigi a pagare €20milioni al riassicuratore francese Scor per pratiche scorrette avvenute nell’ambito dell’Opa ostile tentata nel 2018 e lasciata cadere nel gennaio dello scorso anno. Sulla vicenda è in corso anche un procedimento penale presso il tribunale parigino.
Quando Covéa – maggior azionista di Scor con l’8% del capitale – lanciò l’offerta pubblica il suo presidente e amministratore delegato Thierry Derez faceva parte anche del Cda di Scor. E in quel ruolo – ha sentenziato il giudice – “ha commesso una violazione del contratto di cui è civilmente responsabile, violando gli impegni presi con Scor in qualità di amministratore della società negli obblighi rilativi ai conflitti di interesse, riservatezza e lealtà”. Covéa è stata ritenuta dal giudice complice della cattiva condotta di Derez “che consisteva nel violare il suo obbligo di riservatezza in merito alle informazioni comunicate al consiglio di amministrazione di Scor”. In pratica l’opa sarebbe stata costruita sfruttando le notizie sensibili che Derez aveva acquisito facendo parte del Cda di Scor.
Covéa ha già proposto appello nei confronti della sentenza che trascura – ha detto in un comunicato – una “verità essenziale”: era “nell’interesse sia di Scor che dei suoi azionisti che Covéa ha presentato una proposta di combinazione tra le due società” e “tale progetto avrebbe in particolare garantito la solidità finanziaria di Scor”.
Le dispute legali coinvolgono anche Barclays, consulente di Covéa nella tentata Opa, nei cui confronti Scor ha avviato una causa civile presso l’Alta Corte di giustizia di Londra.