In EvidenzaNews

Sì condizionato degli assicuratori europei al nuovo principio contabile «ifrs 17»

Gli assicuratori europei sono d’accordo ad incorporare nella legislazione dell’Unione il nuovo principio contabile sui contratti assicurativi (IFRS17) purché venga trovata una «soluzione appropriata» al tema delle «corti annuali». Lo hanno affermato congiuntamente l’associazione delle compagnie continentali, Insurance Europe, e il CFO Forum – riunisce i Chief Financial Officer delle principali compagnie – rispondendo alla consultazione avviata dell’Efrag, l’organismo di consulenza dell’Unione Europea in tema di principi contabili. IFRS 17, di cui si discute da oltre un decennio, è stato licenziato dallo Iasb (lo standard setter internazionale sugli accounting standard) ed ora è in pieno corso il processo di incorporazione (endorsement) nella legislazione dell’Unione

«Mentre gli assicuratori europei accolgono con favore i miglioramenti apportati dallo IASB nella versione finale dell’IFRS 17 – sottolinea un comunicato delle due associazioni – lo standard contiene ancora una serie di questioni irrisolte. Tuttavia, a parte il tema riguardante le coorti annuali, l’industria concorda sul fatto che queste questioni non dovrebbero bloccare l’approvazione dell’IFRS 17 nell’UE e possono invece essere affrontate in un secondo momento come parte di una revisione post implementazione».

Il vero nodo rimane invece quello delle «coorti annuali» cioè l’obbligo, previsto dal nuovo principio, di dare evidenza contabile alle coorti annuali dei sottoscrittori delle polizze vita che attualmente sono compresi in un unico insieme secondo il principio della mutualità assicurativa. Il tema è rilevante per il ramo vita – in Italia riguarda la gran massa delle polizze tradizionali incluse nelle gestioni separate assicurative – dove possono esservi interessi contrastanti tra gli assicurati – e, sul fronte opposto, di profittabilità per anno dei singoli portafogli –  in relazione all’anno di sottoscrizione del contratto assicurativo.

La questione – sottolineano Insurance Europe e CFO forum «rimane una preoccupazione fondamentale per gli assicuratori perché i requisiti attuali non riflettono adeguatamente la vera natura economica dei prodotti assicurativi che deriva dal flusso di cassa e implica la condivisione del rischio tra i clienti e quella che si realizza nel corso del tempo. La mancata risoluzione di questo problema rischierà di compromettere tali prodotti, ridurre l’utilità delle informazioni di rendicontazione e aumentare i costi».

Pertanto, gli assicuratori europei supportano l’approvazione dell’IFRS 17 «se una soluzione appropriata è incorporata in Europa per le coorti annuali. Questa soluzione può e deve essere pensata per evitare qualsiasi modifica alla data di entrata in vigore del 1° gennaio 2023 e consentire a chi vuole applicare integralmente gli IFRS di farlo». In pratica l’accettazione della regola delle «coorti annuali» dovrebbe divenire  facoltativo. 

a cura della Redazione

Articoli correlati
EsteroNews

USA: nuovo accordo di Calpers da $ 800 milioni sulla long term care

L’intesa sostituisce quella precedente che sarebbe costata $2,7 miliardi al fondo pensione della…
Leggi di più
EsteroNews

Giappone: le stime sul tifone Nanmadol rettificata a circa $1 miliardo

Le perdite assicurate non sono state “eccezionali” per gli assicuratori giapponesi, ha…
Leggi di più
EsteroIn EvidenzaNews

Batterie al litio: mancate riparazioni spingono all’insù i costi assicurativi delle macchine elettriche

In mancanza della condivisione sui dati dei veicoli le compagnie non possono effettuare diagnosi sui…
Leggi di più
Newsletter
Iscriviti alla nostra Newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità, sugli eventi e sulle iniziative Intermedia Channel.