La Croce rossa danese ha strutturato un Volcano Catastrophe Bond (VCB) per poter intervenire in soccorso di popolazioni del terzo mondo eventualmente colpite da un’eruzione vulcanica.
L’ente di beneficienza – riferisce The Times – raccoglierà $ 3 milioni da una platea di sottoscrittori remunerando quel prestito a 3 anni al tasso del 5% l’anno. Se nello stesso lasso di tempo si verificherà un eruzione in uno degli otto vulcani già identificati – sono situati in Guatemala, Messico, Camerun, Cile, Colombia, Ecuador, Indonesia e Guatemala – tutto il capitale investito sarà destinato alle popolazioni colpite dal terremoto.
L’accordo è stato finanziato da una donazione di 150.000 dollari dal braccio della fondazione di beneficenza dell’assicuratore Howden Group, con sede a Londra. Sarà la fondazione in pratica a pagare il tasso d’interesse sul prestito.
Così come accade per altri tipi di prodotti assicurativi-finanziari di questo tipo, sono state stabilite con precisione le condizioni che faranno scattare i pagamenti, attivati in automatico se il pennacchio dell’eruzione raggiungerà una certa altezza e se il vento andrà in una direzione specifica. Cinquecento milioni di persone in tutto il mondo – precisa l’articolo – vivono vicino a 1.500 vulcani attivi. Le eruzioni sono difficili da prevedere con più di poche ore di anticipo, ma ottenere rapidamente aiuti sul posto può salvare vite umane e ridurre la sofferenza delle popolazioni.
a cura della Redazione