Il costo della copertura, sottoscritta con una compagnia britannica, è stato di € 1,5 milioni
Campagna vaccinale ritardata per i sospetti di rischi collaterali a più riprese espressi dal presidente Jair Bolsonaro
Dopo aver criticato per mesi la Pfizer per possibili effetti negativi del vaccino, il governo di Jair Bolsonaro ha pagato un’assicurazione internazionale per coprire la responsabilità in caso di eventi avversi. Il costo della copertura è di €1,5 milioni di euro rispetto ai costi molto superiori sostenuti per i vaccini, un segno di come l’industria assicurativa consideri piuttosto remoto il rischio di importanti effetti collaterali dei vaccini. Il giorno successivo all’acquisto della polizza, avvenuto il 30 marzo – ha ricostruito NF News – il governo ha anticipato il pagamento del 20% delle dosi di vaccino della Pfizer, con un deposito di € 171 milioni. A sua volta Johnson&Johnson, per il suo vaccino Janssen, ha ricevuto € 80,5 milioni.
Nel complesso il ministero della Salute ha acquistato 100 milioni di dosi di Pfizer. Altri 38 milioni di Janssen.
Rispetto ad altri paesi il Brasile si è mosso con grande ritardo nella campagna vaccinale e questo spiega, almeno in parte, la diffusione del virus nel paese. Il motivo dell’esitazione è da mettere in relazione ai sospetti espressi a più riprese da Bolsonaro sui possibili rischi del vaccino anti-covid. “Se lo prendi e ti trasformi in un alligatore – ha detto in particolare il presidente parlando nel dicembre scorso a Porto Seguro – è un tuo problema. Se diventi un superuomo, se sei nato con la barba, tu [Pfizer] non hai nulla a che fare con questo”. La posizione di Bolsonaro ha portato a un ritardo di sette mesi nel decidere l’acquisto del vaccino. Ed ora il rischio di vedere un vaccinato trasformarsi in un alligatore è stato trasferito sulle spalle di un assicuratore.