
Il Gruppo Itas ha chiuso il primo semestre 2021, anno in cui ricorre il duecentesimo anniversario della capogruppo, con un utile di esercizio consolidato ante imposte a 50,1 milioni di euro (+15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). L’utile netto è stato pari a 34,6 milioni, rispetto ai 36,3 milioni del 30 giugno 2020. Il patrimonio netto è di 506 milioni di euro (+ 0,5% rispetto al dicembre 2020) e la Solvency Ratio ha raggiunto il 194%, in aumento di 11 punti rispetto al dato di fine 2020.
“Sono risultati – afferma in una nota l’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Molinari – che confermano nei numeri il giudizio positivo già espresso a giugno di quest’anno dall’agenzia di rating Fitch che ha migliorato l’outlook di Itas Mutua portandolo da negativo a stabile e confermato il rating a [BBB-], riconoscendo l’ampio rafforzamento del capitale di vigilanza, nonché il miglioramento della redditività complessiva”.
I premi nei rami Danni ammontano a 385 milioni di euro, in calo del 3,0% rispetto ai primi sei mesi del 2020. Gli effetti di tale andamento vanno ricercati da un lato nel persistere delle difficoltà di talune categorie economiche (settore del turismo, della ristorazione e del commercio in particolare) legate alla pandemia che hanno riflesso i propri effetti anche sul settore assicurativo, nonché nelle molteplici iniziative volte a riconoscere ai soci assicurati benefici e abbuoni legati anche al minore utilizzo dei mezzi stradali. Si evidenziano, inoltre, quale elemento di contenimento dei premi, le scelte strategiche del Gruppo volte a prediligere l’assunzione di rischi nel segmento retail a maggiore vocazione mutualistica. Il Combined Ratio di Gruppo al 30 giugno 2021 è pari a 90,9% (88,1% al giugno 2020).
Nel segmento Vita la raccolta si attesta a 195 milioni di euro (-46% rispetto al giugno 2020). Un andamento che trova risposta nel contesto finanziario di mercato ove i tassi di interesse, negativi in talune asset class, non offrono opportunità per esprimere una nuova raccolta con remunerazione soddisfacente nelle polizze di Ramo I.
Confermano invece un trend molto positivo – a dimostrazione della forte attrattività del marchio Itas e di una corretta politica industriale – i prodotti welfare con una raccolta premi complessiva che raggiunge i 71,8 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il solo fondo pensione aperto Plurifonds ha registrato oltre 6 mila nuove adesioni nei primi sei mesi dell’anno, spingendo a sfiorare alle 90 mila unità gli aderenti alla previdenza complementare Itas. Il patrimonio netto del fondo pensione ha così superato il miliardo di euro, in crescita del 20,5% rispetto agli 876 milioni dell’esercizio 2020.
Foto in copertina: Alessandro Molinari, Amministratore Delegato e Direttore Generale ITAS Mutua