“Aderiamo al patto per partecipare attivamente al piano industriale e all’elaborazione di una politica di maggiore sviluppo e creazione di valore del Gruppo”. Con questa dichiarazione rilasciata all’Ansa il presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, spiega la decisione di aderire con la quota pari a 1,232% di Generali al patto di consultazione stipulato tra Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio. “La nostra idea è di costruire, non di distruggere”, ha voluto precisare Quaglia.
Al patto parasociale dei due principali investitori privati del Leone si somma dunque la partecipazione di Crt. Tra l’arrivo dell’ente torinese e i recenti acquisti di azioni di Caltagirone e Del Vecchio, l’accordo parasociale sale ora al 12,334% del capitale di Generali, avvicinandosi al 12,93% in mano a Mediobanca, da sempre socio di riferimento del gruppo triestino.