Le compagnie carbonifere stanno valutando la creazione di una mutua assicurativa per coprire i loro progetti minerari e altre operazioni poiché non trovano più compagnie disposte ad offrire coperture. Oltre 30 grandi assicuratori globali si sono impegnati a non assicurare più alcun nuovo progetto di carbone e anche a ritirare la loro copertura dai progetti di carbone esistenti. Recentemente, ad esempio, circa 40 assicuratori hanno deciso di non assicurare la miniera di Carmichael di Adani Group in Australia.
Queste decisioni del settore assicurativo globale – scrive Middle East Insurance Review – hanno avuto un impatto importante sull’industria del carbone in tutto il mondo e i progetti di estrazione del carbone in Australia, negli Stati Uniti e in molti altri paesi ne stanno risentendo. “La mancanza di assicurazione è diventata il problema numero 1 che i nostri membri devono affrontare”, ha sottolineato un lobbista del carbone nel North Dakota dopo che E BMD, una società che sta costruendo la linea ferroviaria per la miniera di carbone di Carmichael, ha tentato di negoziare un’assicurazione di responsabilità civile ma non è riuscita a garantire alcuna copertura.
Un recente rapporto del Sydney Morning Herald ha affermato che i rappresentanti del settore minerario sono impegnati in discussioni con Picnic Labs, una società che costituisce mutue assicurative, per creare uno schema di autoassicurazione. Un pool di 20-50 milioni di AUD (15-38 milioni di dollari) consentirebbe alle compagnie del carbone di “controllare il proprio destino”. Tuttavia, qualsiasi piano dell’industria carboniera per autoassicurarsi i propri rischi dovrà affrontare una serie di sfide.
Il rapporto sul afferma che l’industria del carbone non è nota per le sue tasche profonde e qualsiasi schema di autoassicurazione basato su una scarsa base di capitale – fa presente un report apparso sul sito web ecologista insureourfuture.com – richiederà molte riassicurazioni per assorbire i massicci rischi del funzionamento delle miniere di carbone e delle centrali elettriche.
Qualsiasi copertura riassicurativa, tuttavia, sarebbe difficile da ottenere poiché Swiss Re , Munich Re , Hannover Re , SCOR, Lloyd’s e molte altre compagnie di riassicurazione si sono impegnate a non riassicurare più nuovi progetti di carbone e ad eliminare gradualmente le operazioni esistenti.