L’auto privata continua ad essere al centro delle preferenze di mobilità dei consumatori di Stati Uniti ed Europa

L’industria automobilistica mondiale sta attraversando un periodo molto complicato per via delle implicazioni legate alla pandemia, tra restrizioni alla mobilità e crisi dei microchip, ma non frena l’interesse degli italiani (69%) verso le auto elettriche e ibride, confermando il dato dell’anno scorso e che si mantiene come uno dei valori più elevati al mondo. Nel nostro Paese le concessionarie continuano a essere il canale di vendita preferito (83%) rispetto al web (in crescita sul 78% del 2021), a conferma della radicata preferenza per i canali tradizionali delle concessionarie e dell’interazione diretta con il personale di vendita.
È quanto emerge dal “Global Automotive Consumer Study 2022”, indagine realizzata da Deloitte su oltre 26mila consumatori di 25 Paesi.
A livello globale, la maggior parte degli intervistati apprezza le tecnologie avanzate che caratterizzano i veicoli di nuova generazione, ma l’idea di pagare un sovrapprezzo frena diversi potenziali acquirenti. La quota di chi non è disposto a pagare oltre 450 euro per tecnologie avanzate di sicurezza coinvolge 7 consumatori su 10 in Germania (70%) e il 69% in Italia con una crescita rispetto al 62% dello scorso anno che riflette le difficoltà della pandemia.
Infine, l’auto privata continua ad essere al centro delle preferenze di mobilità dei consumatori di Stati Uniti ed Europa. Infatti la preferenza per l’auto privata rispetto a mezzi pubblici arriva al 76% negli Stati Uniti, al 70% in Italia, al 67% in Germania, mentre si assesta al 60% in Cina e al 54% in Giappone.
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