Le coperture erano state sottoscritte in modo fraudolento
Credit Suisse chiede invece che la compagnia onori i suoi impegni per recuperare fondi di investimento per $10 miliardi costruiti sul business del fallito gruppo australiano

Le aziende legate al fallito finanziere anglo-australiano Lex Greensill hanno ottenuto l’assicurazione in modo fraudolento e pertanto l’assicuratore Tokio Marine non pagherà alcun risarcimento difendendosi “vigorosamente” contro qualsiasi reclamo legale. Lo ha detto la stessa compagnia coinvolta nel fallimento, avvenuto lo scorso anno, del gruppo Greensill. Quest’ultimo era specializzato nell’accordare anticipazioni, garantite da Tokio Marine, sui crediti commerciali delle imprese. Era un business considerato a basso rischio tuttavia si è scoperto che Greensill accordava anticipazioni su crediti di altra natura, molto più rischiosi. Era stata proprio Tokio Marine ad accorgersi delle pratiche illecite bloccando il rinnovo delle polizze e, in pratica, decretando il fallimento del gruppo. A catena il dissesto si era abbattuto su Credit Suisse che aveva strutturato fondi d’investimento per 10 miliardi di dollari basati proprio sul business di Greensill. La banca svizzera, che vuole recuperare gran parte dei quei fondi, e l’assicuratore giapponese sono ora su fronti opposti.
Credit Suisse ha detto in una dichiarazione che le polizze assicurative erano valide, e che avrebbe difeso la sua posizione per preservare i diritti dei fondi di finanziamento. Le indagini di Tokio Marine hanno accertato che le polizze illecite erano state sottoscritte almeno dal 2018.
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