Maggiore inflazione e rallentamento economico sarà più intenso nel 2022 e, per l’industria delle polizze, sarà seguito da un rafforzamento nell’anno successivo

Gli assicuratori debbono prepararsi ad affrontare la stagflazione che caratterizzerà l’ambiente economico globale nel 2022-2023. Lo afferma – riferisce Insurance Newslink – un report di Sigma-Swiss Re (“Stagflation: The risk is back, but not 1970s style”) in cui il centro studi svizzero analizza il trend in corso e spiega le differenza dell’attuale stagflazione con quella che si manifesto negli anni settanta. La stagflazione significa inflazione più elevata e crescita del PIL reale più bassa. A differenza di quella degli anni ’70, questa stagflazione sarà ciclica, con il rallentamento della crescita economica che porterà a un’inflazione più bassa ma ancora molto elevata nel 2023. Per il settore assicurativo, si prevede che l’inflazione dei sinistri influirà sulla redditività degli assicuratori danni nel 2022, ma sarà seguita da un rafforzamento del mercato nel 2023.
“Dopo 50 anni di assenza – ha commentato Jerome Haegeli, capo economista di Swiss Re – la stagflazione è tornata completamente alla ribalta e ora dobbiamo essere particolarmente disciplinati. Il 2022 sarà un anno difficile per gli assicuratori con entrambi i lati del bilancio sotto pressione”. Il fatto positivo, per l’industria delle polizze, è rappresentato dall’aumento dei tassi di interesse ciò che, nel medio lungo termine, andrà a beneficio delle compagnie assicurative. Anche sugli effetti della stagflazione sull’andamento economico occorre fare alcuni distinguo. “Fortunatamente, è improbabile che la storia si ripeta: la realtà economica di oggi sembra molto diversa da quella degli anni ’70. Le banche centrali stanno agendo con molta forza per tenere a bada il rischio al ribasso della stagflazione in stile anni ’70”. Ed ecco le principali evidenze segnalate nel report:
- I fattori chiave che guidano uno scenario di stagflazione includono gli shock dal lato dell’offerta causati dalla guerra in Ucraina, che si fanno già sentire nei prezzi globali delle materie prime. Ciò avviene in un contesto di alta inflazione guidata dallo stimolo delle politiche e dalla riapertura dopo la pandemia. Un inasprimento più aggressivo della politica monetaria in risposta all’aumento dell’inflazione peserà ulteriormente sulla crescita.
- In un contesto simile alla stagflazione, Swiss Re Institute prevede un aumento dell’inflazione, con un picco nel 2022, e una crescita del PIL reale più lenta ma comunque positiva negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’area dell’euro, in Giappone e in Cina sia per il 2022 che per il 2023.
- Dato che la situazione economica è diventata più incerta, sarà difficile per la Federal Reserve statunitense progettare un atterraggio morbido. La probabilità stimata di una recessione globale nei prossimi 12-18 mesi è aumentata tra il 20 e il 30%. Ciò si confronta con una probabilità del 55-70% di uno scenario di base simile alla stagflazione.
- L’impatto di uno scenario simile alla stagflazione si farà sentire nell’assicurazione danni, che è soggetta a impatti inflazionistici.
- Per le assicurazioni sulla vita e la salute, l’impatto è principalmente positivo con i benefici di tassi di interesse più elevati sui redditi da investimenti. Tuttavia la raccolta dei premi sarà frenata da un rallentamento dell’economia.

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