Dopo il warning di AerCap, Avolon e Air Lease hano annunciato perdite per centinaia di milioni di dollari
Sul fronte opposto Sovkomflot, la maggiore compagnia di navigazione russa, colpita dalle sanzioni occidentali
Si allunga la lista delle società di leasing di aerei colpite dagli effetti della guerra tra Russia ed Ucraina. Dopo che la irlandese AerCap ha presentato richieste di risarcimento agli assicuratori per $ 3,4 miliardi, in questi giorni – riferisce The Daily Telegraph – è stata la volta di Avolon ad aver presentato il conto. La società di leasing di aerei con sede a Dublino ha ridotto a zero il valore di 10 aerei intrappolati in Russia contabilizzando una perdita da 304 milioni di dollari. Avolon, posseduta in maggioranza dal conglomerato cinese HNA, è peraltro uscita relativamente bene dalla situazione. È riuscita infatti a riprendersi quattro aerei gestiti da compagnie aeree russe nei giorni dopo l’invasione dell’Ucraina. Uno di questi è stato il 26 febbraio, quando i funzionari hanno bloccato un jet gestito da Rossiya Airlines – il vettore gemello economico di Aeroflot – all’aeroporto di Istanbul.
Meno bene è andata a Air Lease, con sede negli Stati Uniti, che ha annunciato 802 milioni di dollari di svalutazioni in relazione a 27 aerei tenuti in ostaggio in Russia.
Nel complesso sono circa 500 gli aerei sequestrati in Russia come ritorsione per le sanzioni occidentali. Il mercato assicurativo mondiale, soprattutto quello londinese, rischia risarcimenti multimiliardari fino a 10 miliardi di dollari.
Intanto, sul fronte opposto anche le compagnie russe stanno subendo gli effetti della guerra in corso. Sovkomflot, la principale compagnia di navigazione russa, è nei guai è nei guai perché le principali compagnie occidentali hanno tolto le loro coperture assicurative.
Sovkomflot – scrive bne IntelliNews – possiede una delle flotte di trasporto di petrolio e gas più moderne al mondo ed è stata colpita da sanzioni da parte del Regno Unito e del Canada, mentre gli Stati Uniti hanno posto restrizioni all’accesso ai suoi mercati dei capitali. L’ Unione Europea ha inserito la società tra le società statali russe con le quali c’è “il divieto di effettuare direttamente o indirettamente qualsiasi transazione”, ma tali restrizioni entrano in vigore solo al termine di un “periodo di liquidazione” che termina il 15 maggio.
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