Ivass preoccupata dalla crescente tendenza delle compagnie a offrire polizze unit linked, senza garanzie di capitale, a scapito dei prodotti del ramo I

L’Ivass ha incontrato presso la propria sede i rappresentanti di diverse Associazioni dei Consumatori per confrontarsi sulle finalità e i principali contenuti delle proposte normative dell’Istituto in materia di prodotti assicurativi dei rami Vita, attualmente in pubblica consultazione.
Il confronto, che si è svolto in un clima di interesse e fattiva collaborazione secondo quanto riferisce l’Ivass in una nota, ha avuto l’obiettivo di raccogliere il punto di vista delle Associazioni sul tema del risparmio assicurativo, di grande rilevanza per i consumatori, e coinvolgerle nella pubblica consultazione.
L’istituto di vigilanza raccoglierà dalle Associazioni temi di interesse utili a definire l’agenda dei prossimi incontri.
A preoccupare l’Ivass è la crescente tendenza delle compagnie assicurative a offrire ai consumatori polizze unit linked, senza garanzie di capitale, a scapito dei prodotti del ramo I, con garanzia del capitale tramite la gestione separata.
Quest’ultimo tipo di polizze sono ancora oggi le prevalenti sul mercato, ma sono al centro di un repentino calo, mentre negli ultimi 5 anni le polizze vita di ramo III con rischio a carico degli assicurati sono aumentate del 66%.
A presiedere l’incontro in presenza, il primo post-pandemia- è stato il Consigliere Ivass Riccardo Cesari,
Secondo quanto riferisce Radiocor, le associazioni dei consumatori sono state stimolate, in particolare, a rispondere a un documento messo a punto dall’Ivass che, in sostanza, propone di creare un incentivo alle compagnie assicurative per l’offerta ai consumatori di polizze di ramo I a capitale garantito.
L’ipotesi sulla quale si sta lavorando è di modificare il meccanismo del “fondo utili”, dove vengono accantonate le plusvalenze nette realizzate dalla compagnia, spalmando su otto anni i benefici da riconoscere al beneficiario della polizza invece di liquidarli subito.
Secondo i consumatori l’Ivass punterebbe a modificare un regolamento in modo da consentire l’utilizzo del fondo utili e delle conseguenti modalità di calcolo del tasso medio di rendimento della gestione separata anche per i contratti di ramo I attualmente in corso.
“In un persistente scenario di bassi tassi di interesse – scrive l’Ivass nel documento di discussione – “tale misura potrebbe essere d’ausilio al fine di accrescere la flessibilità gestionale delle imprese e stabilizzare nel tempo i rendimenti delle gestioni separate da riconoscere a tutti i contratti a esse collegati”.
Secondo la ricostruzione dell’incontro fatta da Radiocor si è discusso anche delle valutazioni in corso da parte dell’Autorita’ guidata da Luigi Federico Signorini per far inserire, anche nelle polizze unit linked, una minima garanzia per il capitale investito.
I consumatori si sono impegnati a rispondere alla consultazione entro il termine del 9 giugno. Un secondo incontro con l’Ivass potrebbe svolgersi prima dell’assemblea annuale dell’Autorità, in calendario a fine giugno.
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