Gli agenti assicurativi italiani continuano a primeggiare in Europa nella distribuzione di polizze assicurative danni. Lo conferma l’edizione 2020 della “European Insurance in figures” pubblicata dalla federazione delle compagnie continentali (incluse Gran Bretagna e Turchia). Oltre il 70% dei premi lordi raccolti dalle compagnie nei rami danni sono stati collocati per il tramite di un’agenzia in confronto, all’estremo opposto, ad una quota inferiore al 5% detenuta dagli agenti assicurativi inglesi. Al di là della Manica è più popolare il canale dei broker e quello della vendita diretta dove, nel complesso, si concentra oltre l’80% del mercato. Nel comparto delle polizze vita in Italia, così come avviene in una pattuglia di altri paesi (Francia, Spagna Turchia , Portogallo) è invece il canale della bancassurance a prevalere. Ancora una volta la Gran Bretagna costituisce un’eccezione con un mercato vita dominato dai broker con una quota largamente superiore al 60 per cento.

Più in generale nell’anno della pandemia il settore assicurativo si è confermato come il maggiore investitore istituzionale del continente con asset investiti per oltre 10,6 miliardi di euro. Le compagnie del continente hanno raccolto premi lordi per 1300 miliardi di euro pagando risarcimenti per 1010 miliardi. Covid 19 ha rallentato del 4%, in generale, la raccolta dei premi ma l’effetto è stato contrastante nei singoli rami assicurativi. I premi del ramo danni sono aumentati del 2,8% e quelli del ramo malattia del 3,4%, mentre i premi del ramo vita sono diminuiti del 9,6% rispetto all’anno precedente.

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