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Canada: in discussione l’assicurazione obbligatoria per le inondazioni

In Canada è all’ordine del giorno la costituzione di uno schema di assicurazione obbligatoria per coprire i rischi associati alle inondazioni. La proposta – scrive Politics Today – è contenuta in un report pubblicato la scorsa settimana dal Ministro per la Prevenzione delle Emergenze Bill Blair, secondo il quale il Canada dovrebbe abbandonare il suo programma di finanziamento delle catastrofi basato sulla condivisione dei costi. È un modello – sottolinea il report – che disincentiva i comuni, i costruttori e i proprietari di case dall’evitare comportamenti rischiosi.

Lo studiosi basa sul lavoro di una task force governativa sull’assicurazione contro le inondazioni e la delocalizzazione. Blair è intenzionato a introdurre un programma di assicurazione contro le inondazioni “a basso costo” per offrire protezione alle case non assicurate nelle aree ad alto rischio.

Le inondazioni nelle case canadesi costano 2,9 miliardi di dollari all’anno, una cifra destinata ad aumentare a fronte di disastri sempre più frequenti e costosi. Non si tratta solo delle case sulle coste. Il rapporto rileva che le principali città canadesi, Toronto, Montreal e Vancouver, hanno “un’esposizione sostanziale al rischio di inondazioni”. Solo tra il 2013 e il 2017, le perdite dovute a catastrofi si sono attestate a 16,4 miliardi di dollari. Prima del 2009, le perdite assicurate si attestavano su una media di 400 milioni di dollari all’anno, cifra che da allora è balzata a 1,4 miliardi di dollari.

Attualmente per affrontare il problema il governo di  Ottawa si affida in gran parte al suo programma di condivisione dei costi, il Disaster Financial Assistance Arrangements (DFAA). Dalla sua creazione nel 1970, il programma ha erogato 6 miliardi di dollari a province e territori, di cui oltre il 60% nell’ultimo decennio.

Il documento critica il sistema attuale sostenendo che gli aiuti federali, provinciali e territoriali per i disastri creano un “rischio morale” per i canadesi. Questo perché i proprietari di casa sono poco incentivati a ridurre il rischio di inondazioni o ad acquistare un’assicurazione (meno del 60% dei proprietari di casa canadesi ha attualmente un’assicurazione contro le inondazioni), e le città approvano decisioni sull’uso del territorio che possono contribuire a nuovi rischi.

Il report ipotizza due possibili approcci. Nel primo caso sarebbe una società pubblica ad offrire la copertura diretta affidandosi ad operatori privati per la riscossione dei premi, il pagamento dei sinistri.

La seconda opzione adotta un approccio più “stratificato”, lasciando che i proprietari di casa scelgano innanzitutto se acquistare l’assicurazione da un venditore privato, che deve coprire fino a 25.000 dollari di rischio. L’obbligo di assicurazione scatterebbe al di sopra della prima soglia e fino ad un massimo di 300.000 dollari.

Leggi anche Usa: Biden propone riforma per assicurazione pubblica sulle inondazioni

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