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La “Torre dei Moro” di Milano rinasce dopo l’incendio di oltre un anno fa

Gli ex condomini chiamati a scegliere tra i progetti presentati dalle archistar Stefano Boeri, Alfonso Femia e Alessandro Scandurra

I primi costo del rifacimento della facciata dell’edificio rientrano nel budget stanziato da Reale Mutua Assicurazioni

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Era il 29 agosto del 2021, quando un incendio mandò in fumo a Milano il grattacielo “Torre dei Moro”, un complesso immobiliare moderno, ad uso residenziale e commerciale, costruito nel 2011 nell’ambito di un Piano di Recupero del Comune nel quartiere Vigentino, in via Antonini. Diciotto piani, ottanta famiglie che da oltre un anno sono in attesa di poter decidere quale piano di riqualificazione adottare per riappropriarsi delle proprie abitazioni.

I tempi lunghi della burocrazia e dell’inchiesta non hanno certo aiutato le procedure per rendere esecutivo uno dei progetti presentati da Stefano Boeri, Alfonso Femia e Alessandro Scandurra.

Ma per decidere quale proposta adottare tra quelle presentate dalle celebri archistar sarà convocata entro la fine del mese prossimo un’assemblea condominiale, durante la quale gli ex abitanti potranno scegliere quale veste dare alla nuova facciata del grattacielo di via Antonini.

Secondo quanto scrive Repubblica, quello che avrà ottenuto più voti dopo il conteggio delle schede diventerà il progetto esecutivo, poiché i primi costi per il rifacimento della facciata della torre rientrano nel budget che Reale Mutua Assicurazioni – chiamata a versare un indennizzo massimo fino a 26,5 milioni di euro – ha concordato con le ottanta famiglie vittime dell’incendio.

Per gli ex residenti della torre che temevano costi faraonici un bel sospiro di sollievo

Infattil il budget stanziato da Reale Mutua è allineato con i costi da sostenere e permetterà di partire già nelle prossime settimane con la fase della ricostruzione.

Ciò è stato reso possibile grazie alla separazione dei costi per il rifacimento della facciata da quelli per il cappotto dell’edificio, cioè la parte che deve garantire l’isolamento termico. Nel computo metrico che si sta facendo per calcolare esattamente i costi del rifacimento della facciata non sono infatti previste, oltre al cappotto, anche voci come i serramenti e le piastrelle dei balconi. In questo modo si potrà partire al più presto con la prima fase della ricostruzione.

A seconda del progetto scelto per la facciata, poi, si installeranno anche i ponteggi adatti a portarla a compimento.

Leggi anche Incendio a Milano, nessun indennizzo per gli inquilini?

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