Un giudice della California dà torto alla band sui risarcimenti dei concerti annullati in sud America a causa di Covid-19
La loro musica è di un metallo pesante (“heavy metal”) ma sulla loro strada i Metallica hanno incontrato un ferro ancora più duro, quello dei Lloyd’s. Il gruppo musicale statunitense – riferisce Insurance business – dovrà sopportare direttamente le perdite subite per il rinvio dei concerti sudamericani del 2020 senza poter contare sull’aiuto di un assicuratore. La High Court dello stato della California ha infatti dato torto alla band nella causa che li opponeva ai Lloyd’s di Londra. Il gruppo aveva sottoscritto una polizza assicurativa che riguardava le cancellazioni, gli abbandoni e le mancate apparizioni, ma conteneva anche un’esclusione per le malattie trasmissibili.
Secondo il documento del tribunale visionato da Insurance Business, il giudice Holly J. Fujie ha stabilito che: “Sulla base delle prove di cui sopra, la Corte ritiene che il convenuto (i Lloyd’s) abbia soddisfatto l’onere di dimostrare che la proliferazione della pandemia ha causato le cancellazioni e che rientra nell’esclusione per malattie trasmissibili”.
I legali dei Metallica sostenevano invece che i termini della polizza erano assai ampi e vi erano questioni controverse in merito alla causa delle cancellazioni. La Corte non è stata persuasa da queste argomentazioni e ha dato torto alla band. Non è chiaro – aggiunge ancora l’articolo – a quanto ammontino le perdite che i Metallica stavano cercando di recuperare con la richiesta di risarcimento negata.
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