Si discute se l’omicidio frutto di un conflitto tra gang possa rientrare tra le “cause accidentali” di morte coperte da un contratto assicurativo
Una compagnia assicurativa canadese, l’International Order of Foresters, si è rifiutata di pagare una polizza sulla vita di 100.000 dollari stipulata da Goa Dat dopo la morte di quest’ultimo in in un conflitto a fuoco. I beneficiari della polizza, il fratello di Dat, Det Dat, e sua madre, Thokat Kuoth, hanno intentato una causa per costringere la compagnia a pagare. Della storia riferisce il New York Times in un articolo.
Goa Dat aveva una storia travagliata prima di essere ucciso con un colpo di pistola all’età di 24 anni mentre viaggiava sulla U.S. Highway 77 a Lincoln il 30 ottobre 2021.
L’uomo in precedenza era stato coinvolto nell’omicidio di due sudanesi LokLok Thok, 27 anni, e Duop Tang Deng, 24 anni, avvenuto ad Omaha (Nebraska). Dopo sette mesi Dat e un altro uomo, Felix Yata, stavano guidando sulla U.S. Highway 77 quando qualcuno sparò contro la loro auto, colpendo sia Dat che Yata. Yata è sopravvissuto. Dat è morto per le ferite riportate in ospedale qualche giorno dopo. La polizia di Lincoln ha dichiarato di ritenere che l’omicidio di Dat sia stato legato a una gang, ma il caso rimane irrisolto.
Il 28 luglio 2021, Foresters aveva emesso una “polizza assicurativa a termine per morte accidentale” a favore di Dat per un importo di 100.000 dollari. ”È stato chiesto a Foresters di pagare l’importo di tale prestazione ai querelanti”, si legge nella causa. Foresters “ha rifiutato e rifiuta tuttora di pagare l’importo di tale beneficio”.
Dat era sopravvissuto a una sparatoria alcuni mesi prima di stipulare la polizza, il 7 novembre 2020. Tip Mut, allora 22enne, sparò a Dat due volte alla schiena dopo che quest’ultimo aveva avuto un alterco con le sue sorelle. Nella sparatoria Mut aveva accidentalmente ucciso il suo amico Gabriel Miller, 21 anni ed era stato stato condannato al carcere.
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