Febaf punta quindi ad avviare iniziative di policy “tutte finalizzate a rinsaldare un intento di collaborazione tra attori del settore privato e tra questi e gli interlocutori pubblici

Uno dei principali obiettivi di Febaf (Federazione delle banche, delle assicurazioni e della finanza) per il 2023 è quello di promuovere la revisione da parte del mondo della finanza della tassazione sul risparmio in modo da differenziare gli investimenti finanziari di breve termine, più speculativi, da quelli a medio-lungo termine.
Il presidente dell’associazione, Fabio Cerchiai, nella lettera aperta pubblicata all’interno della newsletter settimanale dell’associazione “Lettera F” indica quali sono i principali argomenti d’interesse messi in agenda per il 2023. Cerchiai indica tre punti principali nei quali Febaf pensa di poter offrire un contributo di analisi e proposte alle comunità e alle istituzioni: “welfare, tassazione sul risparmio, finanza d’impresa”.
Secondo il presidente di Febaf, in tutti tre gli ambiti serve avviare un processo di rinnovamento e innovazione di “una partnership pubblico-privato che ha già permesso nei decenni trascorsi di superare altri momenti di difficoltà, forse meno persistenti e diffusi, ma non necessariamente meno gravi”. Febaf punta quindi ad avviare iniziative di policy “tutte finalizzate a rinsaldare un intento di collaborazione tra attori del settore privato e tra questi e gli interlocutori pubblici. Non si tratterà di stilare un cahier de doleances ma di formulare proposte che concretizzeranno e valorizzeranno il contributo dell’industria finanziaria in tre ambiti che sono centrali in una lunga fase storica caratterizzata da risorse pubbliche scarse, necessità di irrobustire la struttura patrimoniale di imprese e famiglie, invecchiamento di una popolazione che non dispone di infrastrutture sociali adeguate e deve fare i conti con un mondo del lavoro dalle caratteristiche sempre più fluide e intangibili”.
Foto in copertina: Fabio Cerchiai, Presidente di Febaf
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