Nell’ultimo anno secondo il WSJ i campioni del private equity hanno preso in gestione circa 80 miliardi dalle compagnie
Intanto AIG ha ceduto a Blackstone un portafoglio di prestiti bancari (CLO) per $3,6 miliardi
Gli assicuratori si rivolgono sempre più spesso al private equity alla ricerca di migliori rendimenti per i propri investimenti. Lo sottolinea un lungo articolo del Wall Street Journal (WSJ) riferendosi agli accordi realizzati dalle compagnie con Blackstone, Carlyle e altri campioni del private equity.
Nell’ultimo anno quest’ultimi hanno annunciato accordi con assicuratori incrementando i loro patrimoni in gestione di circa 80 miliardi di dollari. Anche società di gestione di medie dimensioni come Centerbridge, Davidson Kempner Capital Management e Hildene Capital Management hanno avviato iniziative simili.
Questi accordi – spiega il giornale – sono rappresentativi di un trend in cui i money manager sostituiscono le banche di investimento come supermercati finanziari nel mondo.
Gli assicuratori sono soliti acquistare principalmente obbligazioni con elevato rating (investment grade) e prima della crisi finanziaria del 2008 ottenevano un’ampia offerta dalle banche di investimento sotto forma di obbligazioni collocate privatamente. Ora quell’intermediario è in gran parte scomparso e i gestori patrimoniali stanno prendendo il sopravvento, acquistano pacchetti di prestiti corporate, al consumo e ipotecari e li impacchettano in bond con rating elevato.
“I gestori patrimoniali come noi sono sempre più intervenuti per colmare il vuoto”, ha affermato Dushyant Mehra, co-chief investment officer di Hildene, che ha avviato un’attività di riassicurazione a settembre.
Il debito private è opaco e in rapida crescita, aspetti che le società di rating del credito e le autorità di regolamentazione hanno segnalato come un potenziale pericolo. Ad esempio, la National Association of Insurance Commissioners, l’associazione dei regulator assicurativi statunitensi, sta esaminando i rischi posti da un aumento degli acquisti di titoli strutturati private da parte degli assicuratori.
Alcune aziende stanno acquistando partecipazioni in compagnie specializzate nelle rendite , mentre altre stipulano contratti con loro per gestire i loro portafogli. Altri, addirittura, forniscono riassicurazione alle compagnie dirette.
Davidson Kempner ha appena concluso il suo più grande affare mai realizzato nel settore assicurativo. Il gestore patrimoniale da 37 miliardi di dollari ha impegnato 300 milioni di dollari in un’impresa di riassicurazione costituita a dicembre con la compagnia Kuvare Holdings. La nuova società, chiamata Kindley Re, riassicurerà inizialmente circa 4 miliardi di dollari di rendite e prodotti simili che Kuvare vende a privati e istituzioni. Kindley si occuperà di pagare le future rendite liberando capitale per Kuvare. Davidson Kempner investirà parte del denaro raccolto da Kuvare nelle rendite annuali ottenendo in cambio una commissione di gestione.
Se i rendimenti sugli investimenti supereranno i pagamenti delle rendite, Kindley guadagnerà. In caso contrario, il riassicuratore accuserà il colpo.
Il nuovo trend a risale ad Apollo Global Management, che ha contribuito a lanciare l’assicuratore di rendite Athene Holding più di un decennio fa. Le due società si sono fuse lo scorso anno e la controllata Athene ora rappresenta quasi la metà dei 523 miliardi di dollari gestiti da Apollo .
Il mercato potenziale per il credito private investment grade potrebbe raggiungere i 40 trilioni di dollari, secondo Apollo. Il debito in genere rende dal 5% al 6%, ma gli investitori nel private equity e negli hedge fund delle aziende si aspettano rendimenti superiori al 10%. Milioni di risparmiatori acquistano rendite a tasso fisso. Quelli hanno reso tra il 2% e il 5,75% annuo per i consumatori negli ultimi due decenni.
Negli ultimi anni molti assicuratori tradizionali hanno rinunciato alle rendite perché i bassi tassi di interesse rendevano difficile per loro assolvere alle obbligazioni assunte nei confronti degli assicurati e offrire rendimenti competitivi. L’esternalizzazione delle attività di rendita libera capitale per gli assicuratori, spingendo potenzialmente all’insù le loro quotazioni in borsa.
L’articolo del WSJ ha ricevuto un’ultima conferma in questi giorni dall’accordo realizzato da Blackstone con il gruppo assicurativo AIG. Il gigante del private equity – ha riferito Mergers&Acquisitions – acquisirà dalla compagnia un portafoglio di prestiti bancari garantiti (CLO, collateralized-loan obligation) per $ 3,6 miliardi ciò che ne farà il più grande gestore di CLO di un mercato globale valutato 1,2 trilioni di dollari. Con l’aggiunta dei CLO di AIG , Blackstone avrà circa 51 miliardi di dollari di questi asset in gestione, superando di poco Carlyle Group, altro gigante del mondo private.
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