Riguardano soprattutto il settore pensionistico ($1000 miliardi), il cyber risk ($900 miliardi), la sanità ($800 miliardi) e, più distanziate ($100 miliardi) le catastrofi naturali

Crescono nel mondo i gap di protezione globale. Ad affermarlo – riferisce Insurance Newslink – è un nuovo rapporto della Federazione mondiale degli assicuratori, la Global Federation of Insurance Associations (GFIA). Il report ha identificato e quantificato i gap di protezione globale annuali più significativi e in crescita: 1 trilione di dollari per le pensioni; $ 0,9 trilioni per il cyber; $ 0,8 trilioni di dollari per la salute e $ 0,1 trilioni di dollari per le catastrofi naturali.


“Gli assicuratori di tutto il mondo – ha commentato Il presidente della GFIA, Susan Neely – svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare a proteggere le persone e le imprese dai rischi che devono affrontare e a riprendersi quando tali rischi si materializzano. Tuttavia, come evidenzia questo rapporto, una serie di fattori ha portato a enormi e crescenti lacune di protezione globale che potrebbero avere un profondo impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza delle persone. Gli assicuratori possono e stanno adottando misure per colmare queste lacune. Questi includono l’utilizzo della tecnologia per valutare i rischi e i sinistri e per rendere l’assicurazione più accessibile per le persone e le imprese.
Tuttavia, colmare le lacune richiederà anche un’azione da parte dei responsabili politici per creare ambienti in cui i rischi possano essere gestiti e mitigati. Queste azioni contribuiranno a mantenere i rischi assicurabili e la protezione assicurativa accessibile”.

Negli studi sul protection gap è assai importante capire come questo indicatore viene costruito. Di solito esaminando il divario tra ammontare totale delle spese/danni e i risarcimenti assicurativi vi è una distorsione che consiste nel sottovalutare i rischi coperti comunque dallo stato dove questo, ad esempio in Italia, svolge un ruolo esteso di protezione. Nel report GFIA i diversi gap vengono così definiti:
- gap pensionistico: divario esistente tra risparmi necessari per sostenere uno standard di vita ragionevole (65-70% del tasso di sostituzione pensione-salari), e gli afflussi (privati e pubblici ) che si riversano nel sistema previdenziale;
- gap cyber: differenza tra le esposizioni agli attacchi informatici e le perdite attualmente coperte dalle polizze;
- gap sanitario: il report somma le spese sostenute di tasca propria (out of pocket) dalle famiglie e le spese sanitarie “inaccessibili” quelle a cui gli individui non possono accedere perché troppo costose per le loro tasche;
- gap da catastrofi naturali: perdite economiche causate da catastrofi naturali non coperte dai risarcimenti assicurativi.
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